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Fagioli: «Scommettevo sui siti illegali perché all’inizio facevano credito» (Corsera)

Al procuratore della Figc Chine: «Ho scommesso sul Milan, ma non ho mai scommesso sul nome del marcatore o sul risultato esatto»

Fagioli: «Scommettevo sui siti illegali perché all’inizio facevano credito» (Corsera)
Db Torino 14/05/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Cremonese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Nicolo’ Fagioli

Il Corriere della Sera riporta le parole che Fagioli, protagonista della bufera mediatica sulle scommesse, avrebbe detto al procuratore Figc Giuseppe Chiné.

Prima, ci sono tentativi di uscirne, poi abortiti. La madre Laura dopo avergli consigliato «di rivolgersi al Sert di Cremona» (ci andai qualche volta»), ha preso il controllo dei suoi conti (ed è per questo che lui racconta di aver chiesto in prestito «40 mila euro ai suoi compagni Gatti e Dragusin»), ma Nicolò si ribella e le revoca la firma, deve ripagare i debiti. Agli atti c’è anche lo strano furto di un iPhone, nell’estate 2022, «ma per le scommesse usavo un secondo cellulare».

Fagioli ha spiegato che per scommettere utilizzava la piattaforma Threema, sotto il nickname di “XFarenz” e “XFarenz0!” per non rendersi rintracciabile.

«Le ricevute delle singole giocate pervenivano sul mio cellulare da parte del referente della piattaforma, legale o illegale. Mi arrivavano tramite un’app Threema, che, per quanto mi avevano detto, garantiva al mittente la riservatezza nelle trasmissioni». Guadagni zero: «Non ho mai percepito un euro perché un’eventuale vincita andava a compensare i debiti».  

Entrato nel giro, il giovane centrocampista della Juventus sarebbe passato dal tennis al calcio, ponendosi qualche limite: «Esistono le scommesse sui falli e ammonizioni, mi è stato proposto ma io assolutamente non ho accettato perché contrario alle mia etica e comunque sarei stato scoperto perché esistono delle segnalazioni rispetto ai picchi di scommesse». In Figc precisa di aver scommesso «su Torino-Milan del 30 ottobre 2022»: «si è trattato di una scommessa live. In quell’occasione puntai sul pareggio o sulla vittoria del Milan. Persi perché finì 2-1 per il Torino». E poi «nelle partite di Champions Porto-Atletico e Real Madrid-lnter ho scommesso che avrebbero segnato meno di 3 o 4 gol. La mia scommessa tipo era sulla vincente e/o su under-over. Non ho mai scommesso sul nome del marcatore o sul risultato esatto», che sono in genere gli indizi che ci si trova di fronte a frodi sportive.

Sul coinvolgimento dell’amico del compagno di gioco Tonali: «Fu Tonali stesso a farmi registrare tramite un account al sito. Non ricordo se fu Tonali a darmi le credenziali per scommettere o se fui io a farlo direttamente contattando un referente, via Whatsapp».

«Scommettevo sui siti illegali perché, all’inizio, facevano credito. A settembre 2022 avevo accumulato un debito di 250mila euro».

Una cifra che cresce presto e arriva ad ammontare a 3 milioni, costringendo il giovane centrocampista a trovare degli escamotage per cercare di estinguere i suoi debiti. «Ogni tanto, per restituire almeno in parte queste somme provvedevo ad acquistare a Milano degli orologi Rolex. Pagavo con bonifico. Gli orologi alcune volte li ho consegnati io, altre volte passavano i titolari delle piattaforme e li ritiravano presso la gioielleria».

Adesso Fagioli, che ha eliminato il suo account Instagram e si è allenato regolarmente con la Juventus, dice di stare bene e sembra avere tutte le intenzioni, almeno all’apparenza, di iniziare il suo percorso di redenzione.

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