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Sousa: «Dia? È giusto ne parlino i diretti interessati. Io faccio l’allenatore»

In conferenza stampa: «Dia fa la differenza. Tutte le squadre che lottano per qualcosa hanno un centravanti che alza il livello, non a caso guadagnano di più»

Sousa: «Dia? È giusto ne parlino i diretti interessati. Io faccio l’allenatore»
Salerno 18/03/2023 - campionato di calcio serie A / Salernitana-Bologna / foto Image Sport nella foto: Paulo Sousa

Domani alle 18:30 giocano Salernitana-Torino. Oggi in conferenza stampa Paulo Sousa ha presentato la sfida contro il suo collega Juric. Le parole del tecnico portoghese riportate da Tmw:

Su Dia:
«L’ho visto questa mattina, poi è andato a fare un po’ di visite mediche. A breve il dottore vi aggiornerà. Io so che è un ragazzo che mi ha dato sempre tutto e che ha sempre fatto il massimo per la Salernitana e per la tifoseria. Mi aspetto la stessa cosa da qui in avanti, da lui e da tutti i tesserati. Poi se ci sono situazioni interne differenti è giusto ne parlino i diretti interessati. Io faccio l’allenatore e ho visto il suo comportamento nelle gare precedenti, mi è sempre piaciuto».

La Salernitana subisce troppi tiri, il parere di Sousa:
«Io la vedo in modo diverso. Da quando sono arrivato subiamo molto meno durante la partita e spesso gli avversari non creano occasioni chiare. Noi abbiamo alzato il baricentro difensivo, non sempre restando bassi si copre meglio. Concediamo qualche tiro in porta dalla distanza, è vero, per questo chiedo ai centrocampisti di migliorare in aggressività. Il Torino ha tante soluzioni da fuori area e bisogna stare attenti. Poi è chiaro che l’errore individuale ci sta, fa parte del calcio e di questo mestiere. Io non sono per le marcature a zona, anche per questo lavoro tanto sulle individualità e non solo sul collettivo. Siamo quelli che siamo, il margine di miglioramento è grosso ma io noto passi in avanti».

Su Ikwemesi:
«Apro una parentesi. Dia è un giocatore importante, che fa la differenza. Tutte le squadre che lottano per qualcosa hanno un centravanti di riferimento che alza il livello, non a caso sono quelli che guadagnano di più. Quanto alla sosta, io lavoro soprattutto sul piano dell’integrazione. Abbiamo svolto delle sedute mirate, basate sulla forma fisica e sul senso della posizione in riferimento alle nostre dinamiche e strategie».

Che centrocampo sarà contro il Torino?
Lassana Coulibaly si è fatto male a Lecce, non in nazionale. Ha avuto una frattura al setto nasale. Poi ha fatto quel viaggio che certo non aiutano le persone nelle sue condizioni. Ma è un ragazzo che ha una grande capacità di superare le difficoltà e di sopportare il dolore. Ha una gran voglia di dare una mano alla squadra. Lui in campo ha un atteggiamento importante, voglio che progredisca nella comunicazione. Purtroppo non farà parte della partita di domani. Io sono una persona realista, non mi piace creare illusioni. Ho solo tre centrocampisti a disposizione, vedremo domani».

«Il modulo però conta fino a un certo punto, affrontiamo un avversario che si sta evolvendo e che marca uomo su uomo. Questo comporta, nella transizione offensiva, superiorità numerica. Perché col loro pressing alto recuperano tanti palloni e mostrano qualità nel fraseggio nello stretto. Arrivano con bravura alla porta avversaria. Noi, in fase di possesso, dobbiamo essere performanti. So che siamo reduci da una settimana strepitosa di lavoro e mi aspetto tanto dalla Salernitana».

L’idea di Sousa su suo collega Juric:
«Ha più di 80 partite sulla panchina del Torino e la società gli ha costruito la rosa a sua immagine e somiglianza. Ogni anno la proprietà rinforza la rosa prendendo giocatori di grande livello. Io sono un grande fan di Ricci, un calciatore di qualità assoluta che costruisce bene in tutte le zone del campo. A noi tocca avere grande equilibrio, soprattutto in fase di possesso. Credo che ci saranno fasi delle gara molto tattiche e poco belle. Non credo che partiranno con due punte, la loro identità è precisa ed è stata costruita nel tempo. Poi magari a lungo andare, in base a come si mettono le cose, possono aggiungere un altro elemento per riempire ulteriormente l’area».

Sul pericolo Zapata:
«Noi abbiamo tre centrali che possono giocare sul centro-destra, quello che ha più difficoltà in quella zona del campo è Pirola. Fazio invece è più forte dal punto di vista fisico, mentre ho Lovato che regge molto bene il duello individuale e può giocare da centrale. Quanto a Daniliuc, ha lavorato con noi tutta la settimana al pari di Maggiore. E’ in crescita, aspettiamo l’ok dello staff medico e poi faremo le valutazioni tecniche».

L’importanza della visita di Iervolino secondo Sousa:
«La sua vicinanza fa bene a noi, e tanto, ma anche a lui. In questo modo può conoscere meglio le dinamiche di un club e le caratteristiche delle persone che lavorano per lui e per la Salernitana. E’ un concetto che gli ribadisco sempre. La sua presenza ci stimola, stiamo cercando di seminare quotidianamente un messaggio di positività e l’unione ci rende forti. Soprattutto una società giovane, che rappresenta una squadra che ha 104 anni ma ne ha fatti solo 5 in A, deve seminare tanto. Occorre avere continuità ed essere competitivi al massimo, garantendoci la salvezza. La compattezza tra le componenti fa la differenza, anche se ci sono divergenze. I ragazzi sono stati super felici di vederlo».

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