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Gli arbitri non vanno al Var perché chi va al Var prende un voto più basso (Corsport)

La valutazione penalizza chi si avvale della tecnologia: si perde 0,10 che è tanto in una scala che va da 8,70 (il massimo) a 8,20 (il minimo)

Gli arbitri non vanno al Var perché chi va al Var prende un voto più basso (Corsport)
Italian referee Maurizio Mariani checks the checks the Video Assistant Referee (VAR) prior to grant a penalty to Napoli during the Italian Serie A football match between AC Milan and Napoli on September 18, 2022 at the San Siro stadium in Milan. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP)

Perché gli arbitri non vanno al Var? Perché chi va al Var prende un voto più basso nella pagella cui sono sottoposti in ogni match. E quindi andare al Var non conviene, ci si rovina la media voto e quindi la carriera. È il meccanismo perverso degli arbitri italiani spiegato dal Corriere dello Sport.

La scala di giudizi va dall’8,70 (eccellente) all’8,20 (insufficiente), andare al Var ti sottrae 0,10 che è tantissimo. Sposta gli equilibri, direbbe qualcuno. Quindi per il sistema arbitrale non conta raggiungere l’obiettivo, ossia non commettere errori. No, se ci arrivi tramite Var, è comunque considerato errore.

Di Bello avrebbe clamorosamente preso 8,60, quasi il massimo.

Scrive il Corriere dello Sport:

Vai al Var? Paghi subito 0,10 nella valutazione della partita e poi te la vedi con la commissione. Ecco il bug nella procedura tra quanto accade in campo e quanto succede a Lissone (sede centrale unica del Var). La conseguenza è che gli arbitri non amano fare ricorso al Video Assistant Referee.

A proposito del rigore clamorosamente negato al Bologna, scrive il Corriere dello Sport:

L’inspiegabile scelta ha fatto sorgere una domanda spontanea: perché nell’era della tecnologia non è andato a rivedere l’episodio al video? (…) C’è un grosso problema nella procedura di valutazione che penalizza con un meno 0,10 un arbitro che ha commesso un errore evidente (come quello di Di Bello) e che va a correggerlo all’On Field Review.

Gli osservatori danno un peso all’errore, ma una penalità di 0,10 nel voto all’interno di una scala di giudizi che va dall’8,70 (eccellente) all’8,20 (insufficiente) ha troppa incidenza a maggior ragione se dopo la revisione viene presa la decisione, tecnica e disciplinare, giusta ristabilendo la verità dei fatti avvenuti in campo.

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