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Abodi: «Avremmo voluto tutti gli Europei, ma sappiamo quali sono le nostre difficoltà»

Da Giffoni sulla candidatura con la Turchia: «Il diritto alla critica è opportuno, ma metà degli Europei organizzata da noi è occasione di soddisfazione»

Abodi: «Avremmo voluto tutti gli Europei, ma sappiamo quali sono le nostre difficoltà»
Italy's Sports and Youth Minister, Andrea Abodi attends the IBU Biathlon World Cup Women's 10km pursuit race in Rasen-Antholz (Rasun Anterselva), Italian Alps, on January 21, 2023. (Photo by Vincenzo PINTO / AFP)

Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, è stato in visita al Giffoni Film Fest, da dove ha parlato dell’accordo tra Italia e Turchia per ospitare insieme l’Europeo del 2032. Le dichiarazioni di Abodi sono riportate da Calcio e Finanza.

«Penso che vada presa come al solito l’opportunità positiva di sapere, ora per allora, che nel 2032 organizzeremo una parte dell’evento che sarà diviso pariteticamente con due comitati organizzatori. Poi il diritto alla critica è sempre opportuno, ma la valorizzazione dell’opportunità è altrettanto necessaria. Perché rischiamo anche di precluderci il piacere di valorizzare quello che comunque ci siamo conquistati in qualche misura».

Abodi aggiunge:

«Avremmo voluto probabilmente, anzi sicuramente tutti gli Europei ma sappiamo quali sono le nostre difficoltà. Sappiamo che la condizione infrastrutturale, che è una grande opportunità se si crea consapevolezza, oggi ci vedeva soccombenti. Poter dire che una parte degli Europei, la metà, sarà organizzata da noi deve essere occasione di soddisfazione, dall’altra occasione di stimolo per migliorare tutto il resto».

Secondo Abodi gli Europei devono essere di

«stimolo al miglioramento delle infrastrutture tout court, a partire dalla scuola che per noi è l’infrastruttura più importante».

Il ministro conclude:

«Colgo il valore simbolico di ciò che potremo conquistare assieme a un’altra nazione e lo trasferisco nella dimensione degli obiettivi e degli impegni che dobbiamo raggiungere».

Quanto all’appoggio del governo, dice Abodi,

«non c’è stato un momento di confronto salvo chiaramente che con il ministro degli Esteri e il presidente del Consiglio in qualche misura. Per cui ripeto: osserviamo con positività al di là della libertà di pensiero, nel governo e fuori dal governo, quella che rappresenta un’occasione, non solo per ciò che organizzeremo ma per gli stimoli che avremo per migliorare tutto il resto».

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