Desiderava diventare una bandiera, come Maldini: “Sostenere che sia stato Tonali a chiedere di lasciare è una delle tante bugie ai tempi dell’algoritmo”
La Repubblica svela alcuni retroscena interni al Milan che riguardano la cessione di Tonali al Newcastle. Ormai manca solo l’ufficialità, Tonali ha già svolto le visite mediche e, alla fine dell’Europe U21 e delle vacanze, raggiungere i suoi nuovi compagni in Inghilterra.
L’ex centrocampista del Milan, alla fine della stagione, mai avrebbe pensato di dire addio ai colori rossoneri. Lo dimostra la sua reazione quando la società gli ha comunicato di volerlo vendere:
“Sandro Tonali voleva restare al Milan. Quando gli è stato detto che il club lo voleva assolutamente vendere al Newcastle per incassare 80 milioni di euro, è scoppiato a piangere: lui pensava ormai di rimanere per tutta la carriera nella squadra del cuore, diventandone la bandiera, come gli aveva prospettato la bandiera effettiva Paolo Maldini, fino a inizio giugno direttore tecnico e responsabile del mercato. Poi, col passare delle ore, alla delusione è subentrato il realismo“.
Difficile dire di no ad uno stipendio da 8 milioni di euro più bonus, quattro volte quello che prendeva al Milan. Una volta presa coscienza di questo, Sandro si è asciugato le lacrime e ha accettato la proposto del club inglese. Tutto è iniziato con la telefonata di Moncada:
“Nel ritiro romeno dell’Under, lo ha raggiunto la telefonata di Geoffrey Moncada. Il capo degli osservatori del club, promosso uomo mercato dopo il licenziamento di Maldini e Massara, è stato perentorio: se Tonali si fosse opposto alla cessione, facendo perdere al Milan una cifra così alta, da qui al 2027 non sarebbe stata più possibile per lui alcuna rinegoziazione del contratto, firmato nel 2021 a 2.5 milioni di euro l’anno“.
Un vero e proprio aut aut imposto a Tonali. La plusvalenza da 60 milioni per il Milan era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. “Oggi la narrazione ufficiale vuole che siano tutti contenti, inclusi i due procuratori di Tonali“.
Ora però il rischio del Milan è duplice. Se da un lato il club ha i soldi per strutturare un mercato importante, dall’altro c’è la sensazione che lo spogliatoio non abbia gradito come siano andate le cose. Così come con Maldini. I giocatori potrebbero sentirsi solo delle pedine di scambio e, inoltre, il messaggio inviato al mercato sembra essere più o meno: “Noi siamo disposti a trattare per chiunque, basta solo l’offerta giusta”. Il primo club a ricevere questo messaggio potrebbe essere il Manchester United che ha nel mirino Theo Hernandez. Chissà cosa ne pensa il francese adesso.
Conclude Repubblica:
“Sostenere che sia stato Tonali a chiedere di lasciare il Milan per andare al Newcastle è una delle tante bugie ai tempi dell’algoritmo“.
