Al podcast Einfach mal Luppe: «Pensavamo volesse finire la sua carriera al Madrid. Non c’è stato nessun discorso o altro».
Kroos non ha bisogno di troppe presentazioni. È tra i centrocampisti migliori dell’attuale generazione calcistica e anche tra i più vincenti. È proprio per questo motivo che non si fa problemi a togliersi qualche sasso dalle scarpe. Il calciatore ha voluto parlare di molte cose, senza doppi fini, che stanno accadendo attorno il Real Madridi. Kroos è sincero: non ha accettato, del tutto, l’addio di Benzema. Dopotutto, essendo uno dei pilastri della squadra, si aspettava un trattamento diverso nei confronti della persona che ha rappresentato la punta di diamante della formazione spagnola per tutti questi anni. Sul suo podcast Einfach mal Luppe, ha spiegato le sue sensazioni:
«Andarsene o no, tocca a tutti. Ci sono tante circostanze che contribuiscono a una decisione. Benzema dopotutto è arrivato a Madrid a 20 o 21 anni. Quello che ha dato al club, i gol importanti che ha segnato e quello che ha ottenuto quest’anno. Il passato è solo la punta dell’iceberg. Ci sono pochi attaccanti che negli ultimi 15 anni hanno saputo gestire il pallone come lui, perché non ha solo segnato gol. È stato un grande piacere giocare con lui».
Per poi aggiungere:
«Pensavamo tutti che volesse finire la sua carriera al Madrid. Tutto è stato troppo veloce e per lui era importante salutare il Bernabéu. In generale, si è visto che si è preparato in poco tempo. Altrimenti si sarebbero organizzati di più, avrebbero preparato qualcosa di grande per uno come lui. Se si considera questo, alla fine è stato un saluto appropriato. Credo che in pochi sapessero che se ne sarebbe andato e tanti lo hanno scoperto solo con il comunicato ufficiale del club. Non c’è stato nessun discorso o altro. Personalmente non gliene ho nemmeno parlato perché alla fine è una sua decisione. Se vuole dire qualcosa, lo farà. E se no, allora no. Era ufficiale in mattinata e poi abbiamo avuto la possibilità di salutarci dopo la partita».
Kroos ha inoltre parlato di Bellingham, il nuovo acquisto della sua squadra:
«È un top player che molte squadre volevano per qualità ed età. In generale ho molta fiducia in chi prende le decisioni a Madrid. Non l’ho seguito in modo esaustivo, ma ho visto il Dortmund in Champions League. La maggior parte delle volte ha giocato molto, molto bene. E se lo fa anche qui, sarà un grande acquisto. Se no, allora no».
E sulla ingente cifra di oltre cento milioni per acquistarlo, considerato che non tutti i giocatori presi a queste cifre hanno sempre contribuito alle stesse aspettative:
«Qui abbiamo tanti giocatori che sono venuti per un sacco di soldi e, fondamentalmente, Madrid è stata una pausa nella sua carriera (riferendosi ad Eden Hazard). Per lui è stato fatto un grande investimento e penso che tutti capiscano che non è stato un buon trasferimento».
Non c’è male nelle parole del tedesco, ma solo fatti. Il giocatore belga, arrivò nel 2019 a Madrid, acquistato dal Chelsea per circa dodici milioni in più di Bellingham e, a distanza di quattro anni, si contano solo poco più di cinquanta presenze e quattro goal.
