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Il ruolo di Gravina che ha lavorato al disgelo tra la Juventus e la Uefa (Gazzetta)

È anche uno dei vicepresidenti dell’Uefa, ha incoraggiato e costruito questo percorso. La Juve al massimo sarà esclusa un anno dalle coppe

Il ruolo di Gravina che ha lavorato al disgelo tra la Juventus e la Uefa (Gazzetta)
Db Milano 25/02/2019 - premio Giacinto Facchetti 'Il bello del calcio' / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Il ruolo di Gravina nel disgelo tra Uefa e Juventus che ha messo un piede fuori dalla Superlega. Scrive la Gazzetta dello Sport:

Non è un mistero che la Federcalcio e il suo presidente Gabriele Gravina, che peraltro è anche uno dei vicepresidenti dell’Uefa, abbiano incoraggiato e costruito questo percorso di disgelo. Non si è trattato di una mediazione, piuttosto la costruzione faticosa di un varco che potesse consentire un ripristino minimo di relazioni dopo anni di tempesta. Un processo che comunque ha impiegato diversi mesi per poter giungere a smuovere qualcosa. Un disgelo che è in effetti all’inizio e che non è una sorta di trattativa clandestina. Non c’è una relazione automatica fra patteggiamento, disgelo e possibilità che la Federcalcio europea possa limitare i rischi di ulteriori sanzioni. D’altronde pure lo stesso comunicato della Juve nega qualsiasi pressione.

Secondo la Gazzetta al massimo la Juve rischia un anno di esclusione dalle coppe.

La Uefa potrebbe però ritenere in qualche modo assorbita la responsabilità o comunque limitare alla sola stagione che verrà, con un eventuale divieto di Conference League, la conclusione della partita giudiziaria. La stessa violazione delle norme sul fair play finanziario che potrebbe emergere da una lettura delle carte italiane, già visionate da mesi vista la condivisione dei documenti dell’inchiesta di Torino, potrebbe non costituire più un’ulteriore opportunità giustizialista, ma la possibilità di un intervento con un nuovo accordo. Che potrebbe sfociare in una multa, o comunque una pena sempre nell’ambito della limitazione del mercato o della profondità della rosa, senza però la scure dell’esclusione per più anni dalle manifestazioni europee, il vero fantasma di queste ultime settimane.

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