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Galtier e suo figlio arrestati per discriminazione razziale e religiosa ai tempi del Nizza

Lo scrive Rmc. Il tecnico è accusato di aver offeso i suoi ex giocatori neri e musulmani. Li chiamava “feccia”

Galtier e suo figlio arrestati per discriminazione razziale e religiosa ai tempi del Nizza
Mg Parigi 06/09/2022 - Champions League / Paris Saint Germain-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Christophe Galtier

Christophe Galtier e suo figlio John Valovic-Galtier sono stati arrestati dalla polizia a Nizza nell’ambito dell’indagine sui sospetti di discriminazione razziale e religiosa quando era allenatore del Nizza. Lo scrive Rmc.

Il tecnico parigino era stato convocato questa mattina dagli inquirenti incaricati del fascicolo sulle accuse di razzismo. Il fermo di polizia consente agli inquirenti di avere a disposizione la persona per un periodo limitato (24 ore). Poi i due saranno rilasciati o portati davanti al tribunale per rispondere delle accuse.

I fatti risalirebbero all’inizio della scorsa stagione (la 2021-22) e furono denunciati dall’ex direttore sportivo del club Fournier in una mail al management di Ineos, e più precisamente a Dave Brailsford, il proprietario. Nella mail il dirigente raccontava una scena che secondo lui risale al 9 agosto 2021, cioè all’inizio della stagione.

“Christophe Galtier è poi arrivato nel mio ufficio e ha salutato suo figlio che mi ha detto: «Puoi verificare con mio padre quello che ti ho detto». Una volta che il suo agente/figlio se n’è andato, ho detto a Christophe della discussione che avevo appena avuto e gli ho chiesto se tutto questo fosse vero. Poi ha risposto che sì e che dovevo prendere in considerazione la realtà della città, e che in effetti non potevamo avere così tanti neri e musulmani nella squadra”.

L’ex sottolineava anche un altro evento occorso stavolta in un colloquio avvenuto con il figlio del tecnico, nonché suo agente, John Valovic-Galtier:

Ho incontrato su sua richiesta il figlio e presunto agente dell’allenatore, il 9 agosto, cioè 2 giorni dopo la prima giornata di campionato giocata in casa contro lo Stade de Reims. (…) Mi ha parlato della situazione insostenibile di suo padre dicendo le seguenti parole: «Julien, non va bene, mio padre piangeva ieri, non te ne rendi conto». Gli chiedo di cosa si tratta e mi spiega che questa squadra non gli assomiglia, che non possiamo continuare così. Gli ho chiesto di motivare le sue parole in modo che potessi capire meglio e mi ha detto: hai costruito una squadra di feccia. (…) Ci sono solo neri e metà della tua squadra è alla moschea il venerdì pomeriggio. Ho detto al signor John Valovic-Galtier che ero indignato dai suoi commenti e gli ho chiesto di lasciare immediatamente il mio ufficio”.

Galtier si era difeso in conferenza stampa il mese scorso:

«Come molti di voi, sono profondamente scioccato dalle accuse che sono state rivolte. Mi hanno colpito nel profondo. Sono cresciuto in una famiglia mista e con i valori della condivisione e del rispetto per l’altro, chiunque esso sia. Non posso accettare che il mio nome e la mia famiglia vengano sporcati in questo modo. Ho presentato una denuncia e confido nella giustizia. Per lasciarla lavorare in serenità, non risponderò ad altre domande sull’argomento».

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