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City, i tifosi denunciano: «La Uefa ci ha trattato come bestie alla finale di Istanbul» 

Sul Guardian. «All’uscita dallo stadio è stato liberi tutti, autobus pieni, ingorghi, code, siamo tornati a casa alle 3. È stato un disastro»

City, i tifosi denunciano: «La Uefa ci ha trattato come bestie alla finale di Istanbul» 

I tifosi del Manchester City accusano la Uefa di averli trattati come bestie ieri, in occasione della finale di Champions League a Istanbul. In particolare, i problemi avrebbero riguardato il deflusso dallo stadio, al termine della partita, racconta il Guardian.

“La Uefa è stata accusata di aver trattato i tifosi della finale di Champions League a Istanbul come “bestie”, con i tifosi del Manchester City impossibilitati a tornare negli hotel del centro città fino alle 3 del mattino dopo un calcio d’inizio in ritardo e una corsa ai bus navetta alla fine del match. Un caotico “liberi tutti” fuori dallo stadio olimpico Atatürk ha fatto sì che gli autobus pieni di tifosi, che erano stati preparati per riportarli al centro di Istanbul, a più di 15 miglia di distanza, siano stati fermi per più di un’ora e mezza prima di poter iniziare il viaggio di ritorno, hanno raccontato i tifosi”.

Alcuni sostenitori di City e Inter hanno raccontato di non essere nemmeno riusciti a salire su un autobus e di essere stati costretti a pagare fino a 300 euro per un viaggio in taxi verso il remoto distretto di İkitelli, all’estrema periferia occidentale della città turca, un viaggio che normalmente costerebbe circa 15 euro.

Il Guardian riporta alcune testimonianze, come quella di Steve Redmayne, 41 anni, che dichiara:

«Che senso ha avere una fantastica vetrina finale, con fuochi d’artificio e tutto il resto, ma non avere alcuna infrastruttura per far tornare a casa i tifosi? È stato un disastro. Quando finalmente siamo saliti su un bus navetta questo è rimasto fermo per 90 minuti senza muoversi. Siamo tornati dopo le 3 del mattino. Abbiamo pagato 150 euro per un taxi, perché le code per le navette che andavano allo stadio erano terribili».

Tra l’altro i disagi c’erano stati anche all’ingresso, visto che la Uefa aveva consigliato ai tifosi di non utilizzare la metro ma di preferire gli autobus stazionati nel quartiere portuale di Yenikapı. Il Guardian scrive:

“Coloro che si sono assicurati un posto su un autobus tra le 13 e le 15 hanno parlato di un sistema fluido, ma i tifosi che sono arrivati ​​dopo le 16 hanno dovuto affrontare code fino a tre ore per ottenere un posto. Molti invece hanno preso i taxi, ma il traffico si è bloccato sulla strada principale per lo stadio, portando a scene di tifosi che correvano lungo l’autostrada mentre cercavano di non perdere il calcio d’inizio”.

Polemiche anche per la birra, che in uno dei bar all’esterno dello stadio è finita alle 18. Nello stadio, invece, dove l’alcool ovviamente non era in vendita, i tifosi hanno scoperto di dover pagare fino a 20 euro per una bottiglia di Pepsi.

C’è anche la testimonianza di Jeff White, 62 anni, di Salford. E una domanda che il tifoso del City pone:

“Come fa la Uefa a farla franca trattando le persone come bestiame?”.

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