Borriello: «Alla Roma Garcia ci mise a disposizione un mental coach esperto di comunicazione»
Alla Gazzetta: «Garcia sapeva che la comunicazione era fondamentale anche nei successi. È una persona molto intelligente».

Rudi Garcia Roma Roma 04-04-2015 Stadio Olimpico, Football Calcio Serie A AS Roma - Napoli Foto Andrea Staccioli / Insidefoto
La Gazzetta dello Sport intervista Marco Borriello. Ex giocatore della Roma, Borriello ha lavorato con Rudi Garcia in giallorosso, nel 2103. Racconta com’era il tecnico francese, oggi sulla panchina del Napoli. In particolare si sofferma sull’importanza data da Garcia all’aspetto della comunicazione. Il tecnico mise a disposizione dei giocatori un mental coach deputato proprio a curare questo lato della loro professione. Ne approfittarono soltanto in quattro: oltre a Borriello, Davide Astori, Morgan De Sanctis e Daniele De Rossi. Borriello racconta che fu una gran bella esperienza ed esalta soprattutto l’intelligenza del nuovo allenatore scelto per la panchina del Napoli.
Nell’intervista alla Gazzetta dello Sport racconta di Garcia:
«Una persona molto intelligente, che sapeva relazionarsi bene con lo spogliatoio e i media. Per certi versi, aveva delle idee sulla comunicazione che solo adesso hanno fatto presa».
Borriello le spiega:
«Garcia sapeva che la comunicazione era fondamentale anche nei successi. La Juventus, in questo senso, è stata a lungo più avanti di tutti. Ebbene, l’allenatore aveva una sorta di mental coach che era un esperto di comunicazione e ce lo mise a disposizione. Chiunque della squadra avesse voluto, poteva avere un’ora di colloquio alla settimana con lui. Dai miei ricordi ne approfittammo solo in quattro: io, il povero Davide Astori, Morgan De Sanctis e Daniele De Rossi. Fu una bellissima esperienza e il merito fu di Garcia. È una persona molto intelligente e lo dimostrò anche nella rapidità con cui imparò l’italiano».
Garcia sa essere molto empatico con i calciatori, racconta Borriello:
«Direi di sì. Non potrei dire che sia stato il più bravo allenatore che ho avuto in carriera, però in quella Roma ha saputo fare molto bene».











