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Palomba: «Festa scudetto in piazza Plebiscito? Sono certo che troveremo una soluzione»

A Repubblica Napoli: «L’articolazione dei servizi sanitari e dei trasporti si è rivelata importante. Immagino il potenziamento corse, l’allungamento degli orari».

Palomba: «Festa scudetto in piazza Plebiscito? Sono certo che troveremo una soluzione»
Prefetto di Napoli Claudio Palomba (KontroLab / Salvatore Laporta)

Su Repubblica Napoli, Conchita Sannino intervista il prefetto di Napoli, Claudio Palomba. Un’intervista che riguarda soprattutto la criminalità minorile, ma in cui trova spazio anche una domanda sulla festa per lo scudetto del Napoli, in programma il 4 giugno, in occasione dell’ultima di campionato al Maradona, contro la Sampdoria. La domanda per Palomba è: ci sarà o no la festa in piazza del Plebiscito, querelle D’Alessio-Adl permettendo? Il prefetto risponde mostrandosi possibilista, dichiara che sarà sicuramente trovata una soluzione.

«Sono certo che troveremo una soluzione. Comunque, l’articolazione dei servizi sanitari e dei trasporti, con l’insediamento del Ccs si è rivelata importante. Immagino il potenziamento corse, l’allungamento degli orari».

Al prefetto Palomba viene chiesto anche di come pensa di fronteggiare l’esplosione turistica che interessa l’area dei Quartieri Spagnoli.

«La prima nota è positiva, perché quando io sono andato via da Napoli, lì non si arrischiava nessuno. Adesso, va governato il tutto…».

È tornato a Largo Maradona? Palomba:

«Sì, alle 7 e mezza del mattino. Ma non è solo quello il punto critico. Sono tutti i Quartieri che hanno bisogno di un ridisegno complessivo: la tenuta delle strade, la viabilità, l’illuminazione. Bello vedere i localini, una economia che offre occasioni di lavoro a chi era costretto ad andare via. Ma si può lavorare e fare ancora meglio».

Manca la videosorveglianza, però. E dal ministero?

«Stiamo provvedendo. Però mi lasci dire agli imprenditori, alle associazioni: mettiamoci in testa che sulla videosorveglianza dobbiamo collaborare di più, partecipare».

Tornando alla festa scudetto, queste le dichiarazioni di Gigi D’Alessio sul tema, un paio di giorni fa.

«Quando si è capito che il Napoli avrebbe vinto il tricolore sono stato il primo ad andare da De Laurentiis, gli ho detto che facevo cinque giorni a piazza del Plebiscito, il sesto la lasciavo a lui per la festa. Era tutto già pronto. Da quel momento però non si è capito più nulla. Ho detto ad Aurelio che ero pronto a dargli il mio palco, avrebbe dovuto solo pagare le maestranze, per questo motivo ho rinunciato anche a una sesta data lasciando uno spazio libero per la mia squadra del cuore. Ho consigliato al presidente di far intervenire tutti gli artisti napoletani più importanti, rappresentativi delle varie anime musicali della città. Ora sta al presidente decidere se farla allo stadio oppure in piazza. Abbiamo fatto 10 riunioni in Prefettura. Di recente ho ribadito al presidente che la festa è dei napoletani. Avevo già invitato 15 cantanti, avevo già parlato con loro, ma non ho avuto, per ora, nessuna autorizzazione. Comunque il 4 giugno dovrei essere al “Maradona”, De Laurentiis mi ha invitato. Sarò in tribuna, a cantare persino negli spogliatoi o dove vogliono, perché sono troppo felice per lo scudetto del Napoli e per la mia città».

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