Inzaghi spera nella penalizzazione Juve, sennò non si spiega il turnover col Napoli (Gazzetta)
Ha preferito interpretare la partita del Maradona come una tappa di avvicinamento alla Coppa Italia. Ha stravolto una squadra e ha perso

Ci Napoli 21/05/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Romelu Lukaku-Stanislav Lobotka
Simone Inzaghi evidentemente spera, come tanti, nella penalizzazione della Juventus, altrimenti non si spiega il turnover con cui si è presentato a Napoli per affrontare la squadra campione d’Italia. Lo scrive la Gazzetta dello Sport. La vittoria del Napoli è stata “strameritata”, griffata, tra l’altro, da gol bellissimi ma l’Inter non si è presentata all’appuntamento.
“Evidentemente Simone Inzaghi, come tanti altri, fa affidamento sulla penalizzazione della Juve, perché, piuttosto che corazzare il posto Champions che non è affatto garantito, con la Lazio che ha effettuato il sorpasso e la quinta (il Milan) che ora dista solo due punti, ha preferito interpretare la partita del Maradona come una tappa di avvicinamento alla finale di Coppa Italia di mercoledì, contro la Fiorentina. Solo così si spiega il poderoso turnover che ha stravolto la squadra: solo tre titolari, Onana, Bastoni e Barella. Difficile mantenere una logica di gioco con un ribaltone del genere, anche perché andava messo in conto un down motivazionale fisiologico, dopo l’elettricità del doppio euroderby. Forse, con un turnover più moderato si poteva prendere l’uovo e la gallina: badare alla classifica di campionato e concedere riposo a qualche colonna”.
Otto gli innesti di Inzaghi, che hanno “trasfigurato” l’Inter, soprattutto a centrocampo. E poi la scelta incomprensibile di Gagliardini. Forse, con scelte diverse in campo, il tecnico nerazzurro avrebbe potuto combattere e portare a casa qualche punto. E’ rimasto a guardare, sostituendo solo gli ammoniti.
“Incomprensibile Gagliardini perché alla difficoltà su Anguissa, che va due volte al tiro, aggiunge una frenesia da cartellino rosso. Comincia a cercarlo al 18’ con un evitabile fallo in attacco che gli costa il giallo, al 23’ l’arbitro gli perdona il secondo, ma al 41’ non può evitare di sfilare il rosso dal taschino. Inzaghi, un tempo quasi maniacale nel sostituire gli ammoniti, stavolta è rimasto a guardare”.