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De Laurentiis frecciata a Spalletti: «Stare a Napoli è un privilegio, non è un obbligo»

Al concerto di Gigi D’Alessio: «dovete avere pazienza perché dobbiamo vincere tutti insieme». Presenti anche Raspadori, Kvara e Simeone

De Laurentiis frecciata a Spalletti: «Stare a Napoli è un privilegio, non è un obbligo»
Napoli 16/03/2023 - comitato di ordine e sicurezza pubblica / foto Image nella foto: Aurelio De Laurentiis

Iera sera il concerto di Gigi D’Alessio a Piazza del Plebiscito ha avuto alcuni ospiti d’onore. Fra gli ospiti del cantante infatti c’erano il presidente del Napoli De Laurentiis, Kvaratskhelia, Simeone e Raspadori. Tutti insieme per celebrare la maglia azzurra e il terzo scudetto.

D’Alessio ha quindi voluto omaggiare società e squadra nel bel mezzo del suo concerto. I primi ad intervenire sono stati i calciatori. Prima Kvara:

«Ciao a tutti! Voi napoletani siete i numeri uno». Poi Simeone: «Cosa amo di Napoli? Tutto! Sono argentino, quindi per me è più facile dirlo. Mi sento a casa qui, voi e noi siamo uguali: siamo unici, veramente!»

Infine Raspadori prima dell’intervento finale del presidente: «Sicuramente una delle cose che subito ti rimane di Napoli è il calore di tutti i giorni, i napoletani ti fanno sentire napoletano pur non essendolo».

Dopo l’attaccante ha preso la parole De Laurentiis:

«Grandi amici napoletani, voi lo sapete che siete i migliori del mondo! Noi siamo un paese non italiano? Forse è vero, però io posso anche dire che qui c’è la vera Italia. La più creativa, immaginifica, straordinari e resiliente!».

Un’incitazione alla folle che ha causato il coro “I campioni d’Italia siamo noi!“. Il presidente ha poi continuato:

«Ragazzi, lo scorso giugno io vi promisi azzardando che avremmo portato lo scudetto a Napoli e ci siamo riusciti. Adesso abbiamo aperto un ciclo insieme a voi, adesso dovete ritrovare la pazienza perché nei prossimi anni dobbiamo vincere tutti insieme».

Dal pubblico è partito anche un coro per Spalletti e a quel punto De Laurentiis ha precisato:

«Ragazzi, ragazzi, ragazzi, fatemi parlare: allora… Stare a Napoli è un privilegio, non è un obbligo!».

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