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Bellingham ha detto sì al Real, adesso si tratta con il Borussia (As)

Il club tedesco chiede 150 milioni. Il Real ne offre 100. Considerato il contratto del giocatore, Il Borussia potrebbe aspettare anche un rilancio del Manchester City.

Bellingham ha detto sì al Real, adesso si tratta con il Borussia (As)
Db Napoli 23/03/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Italia-Inghilterra / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Jude Bellingham

Secondo il quotidiano sportivo As, il Real Madrid ha il si di Bellingham e adesso lavora per trovare l’accordo con il Borussia Dortmund. La trattativa potrebbe entrare nelle fase finale, quella più difficile.

Il club tedesco non si muove dalla richiesta di 150 milioni di euro per cedere il centrocampista. I Blancos sono pronti ad offrire 100 milioni di parte fissa, più 20 o 30 milioni in base ai bonus.

Bellingham ha preso già una decisione, vestirsi di bianco. E Liverpool e City, gli altri due club che stavano cercando di ingaggiarlo, ne hanno già notizia da tempo. Perciò si sentono fuori dalla battaglia in quanto la decisione va oltre qualsiasi loro possibilità. Nonostante questo, soprattutto al City, si prevede comunque che il Real Madrid non riesca a raggiungere un accordo con il Borussia e che possano rientrare in scena i Citizens“.

Attenzione quindi a Guardiola e al suo City che sta alla finestra a guardare l’evoluzione della trattativa. Il parere del giocatore potrebbe non bastare. Infatti scrive As:

Bellingham ha un contratto fino al 2026 e il Borussia potrebbe costringere l’inglese a trascorrere un’altra stagione al Dortmund. Secondo i conti del board tedesco, è lì che il City, che mette molti più soldi per il trasferimento e per lo stipendio del giocatore, potrebbe rientrare in scena, provocando finalmente l’asta“.

Rimane solo il City, quindi, a poter competere per il centrocampista. Il Liverpool si è defilato dopo le parole del proprio allenatore Jurgen Klopp:

«Quando chiedi a un bambino di cinque anni cosa vuole per Natale e ti dice una Ferrari, non dici ‘oh, è una buona idea’. Gli dici ‘no, è troppo costosa e comunque non puoi guidarla’. Se questo bambino sarà infelice per tutta la vita perché non può avere una Ferrari, vorrebbe dire che ha avuto una vita davvero triste».

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