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De Laurentiis e Lotito, due eversori in Serie A: vincono con pochi soldi e la forza delle idee (Messaggero)

Entrambi poco amati dai tifosi e dalla critica, perché non titolari di centri di potere. Ora guardano il campionato dall’alto grazie alle scelte felici su allenatori e giocatori

De Laurentiis e Lotito, due eversori in Serie A: vincono con pochi soldi e la forza delle idee (Messaggero)
An Milano 18/01/2013 - assemblea elettiva Lega serie A / foto Andrea Ninni/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis-Adriano Galliani-Maurizio Beretta-Claudio Lotito-Marco Brunelli

Il Messaggero elogia il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis e quello della Lazio, Claudio Lotito, in un articolo a firma di Andrea Sorrentino. Comandano il campionato con due squadre costruite spendendo pochi soldi e azzeccando le scelte in termini di allenatore e giocatori. Con la forza delle idee. Li accomuna avere due nomi da imperatori romani, lavorare a Roma e soprattutto le critiche, anche violente, ricevute, nel corso degli anni, da tifosi e non solo.

Sorrentino scrive:

“Uno è sotto scorta per minacce ricevute dai suoi tifosi. L’altro lo è stato anni fa, e sempre per lo stesso motivo. Entrambi, ecco un’altra cosa che li lega, non sono mai stati granché amati dalla critica, forse perché non titolari di centri di potere, anzi chi ha voluto li ha bersagliati spesso, nemmeno con gran rispetto: ascoltati e letti fiumi di
insolenze negli anni, e chissà quante ne avremmo sentite se i due malcapitati avessero combinato un decimo degli
errori che altri dirigenti, molto più potenti e di gran nome rispetto a loro, hanno inflitto ai propri club.
Pazienza, il tempo a volte sparpaglia ricompense nell’aria, bravo chi le sa afferrare. E adesso Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito, col Napoli che ha il quinto monte ingaggi della serie A e la Lazio che ha il sesto, guardano il campionato dall’alto. Con due nomi da antichi romani e lavorando a Roma, mica a Milano”.

Sono due eversori, in Serie A. In una classifica che capovolge la logica che ha dominato finora e che vede Napoli e Lazio dominare con la forza delle idee e non con i fatturati.

“Si rovescia il mondo: non dominano i fatturati, ma la forza delle idee, le scelte felici sugli allenatori e sui giocatori. Insomma, l’abc. Che poi tutto scaturisca da due proprietà italianissime, persino (orrore dei puristi) con un forte
accento del centrosud, potrebbe anche costituire una speranza o un esempio, in tempi di proprietà straniere dai contorni rarefatti nei grattacieli dell’alta finanza”.

Nella Serie A alla rovescia prima o poi saranno risucchiati anche loro. Difficile che qualcuno li prenda come esempi.

“Che prima o poi risucchierà Aurelio e Claudio, gli eversori, due che mentre gli altri ingaggiavano i decisivi Pogba, Lukaku e De Ketelaere, costruivano due squadre eccellenti. Le anomalie vanno bene ogni tanto, ma poi si tornerà alla normalità: come si permettono, questi, di vincere spendendo molto meno degli altri, e azzeccando le scelte? Rischiano di creare proseliti. Sciò”.

 

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