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L’ex pugile Nino La Rocca a processo per lesioni alla moglie (Il Messaggero)

Campione europeo dei pesi welter nel 1989: ha messo le mani al collo alla moglie davanti al figlio

L’ex pugile Nino La Rocca a processo per lesioni alla moglie (Il Messaggero)
Nino La Rocca intervista qualche anno fa a Rete8

Sul Messaggero la cronaca di una violenza che risale al 2018 e coinvolge il noto pugile Nino La Rocca. Quando ancora praticava pugilato, alcuni (molto ma molto generosamente) chiamavano il Muhammad Ali d’Italia o il Ray Sugar Leonard italiano, di origini maliane si trasferisce prima in Marocco e poi in Francia. Lì inizia la carriera di boxeur grazie allo zio materno che si chiamava Nino La Rocca. Decide così di onorare lo zio prendendone il nome e il cognome.

Arriva in Italia grazie all’allenatore Rocco Agostino, ma il rapporto con il Bel Paese è piuttosto controverso per via della cittadinanza italiana. Sarà poi il presidente Pertini a donargli la cittadinanza. Il suo apice, La Rocca, lo raggiunge con il titolo di campione europeo dei pesi welter.

Scrive il quotidiano:

È a processo per lesioni nei confronti dell’ex compagna Cheid Tijani Sidibe, il noto pugile maliano naturalizzato italiano, conosciuto ai più come Nino La Rocca, campione europeo dei pesi welter nel 1989 e arrivato a un passo dal titolo mondiale nel 1984“.

La moglie lo ha accusato di averla presa per il collo e averla spintonata durante una lite in casa davanti al figlio minore, procurandole lesione personali guaribili in tre giorni secondo la prognosi.

In tribunale la testimonianza di una amico della donna:

«Piangeva e mi chiedeva aiuto, perché lui stava spaccando tutto. Sentivo molto rumore in sottofondo, il bambino che piangeva e il compagno che urlava prendendola a parolacce».

Un anno prima La Rocca esprimeva la sua opinione sulle donne che praticano pugilato:

«Mia moglie è tosta e anche adesso mi sta dicendo di non esprimere certe opinioni. Ma rimango delle mie idee: la donna è bella, e non deve salire sul ring a prendere botte e farsi spaccare il viso».

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