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Kvara: «Prima di firmare, Spalletti mi parlò a lungo dello spirito di squadra»

Al Nyt: «Mi disse cosa avrei dovuto fare per la squadra, parlammo del lavoro difensivo. Questo è ciò che è veramente importante per lui: lo spirito».

Kvara: «Prima di firmare, Spalletti mi parlò a lungo dello spirito di squadra»
Db Dimaro (Tn) 17/07/2022 - amichevole / Napoli-Perugia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Khvicha Kvaratskhelia-Luciano Spalletti

Nell’intervista rilasciata al New York Times, Kvaratskhelia parla anche dell’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti. L’attaccante georgiano racconta la telefona che gli fece il tecnico prima del suo arrivo a Napoli, in estate. La definisce una bella chiacchierata, in cui Spalletti gli spiegò, in sostanza, cosa avrebbe dovuto fare Kvara per la squadra. Soprattutto, dice Kvara, Spalletti pose l’accento sull’importanza dello spirito di squadra, del sacrificio per i compagni, anche in fase difensiva. Ciò che più conta per Spalletti, dichiara Kvara al New York Times, è lo spirito. E’ quella la cosa veramente importante per l’allenatore del Napoli.

«È stata una bella chiacchierata. Mi ha detto cosa avrei dovuto fare per la squadra. Abbiamo parlato molto di concentrarsi sul lavoro difensivo, di far parte del gioco di squadra e dell’importanza dello spirito di squadra. Questo è ciò che è veramente importante per lui: lo spirito. Gli allenatori italiani sono famosi. Sanno come far esibire i giocatori».

Non è la prima volta che il New York Times si occupa di Khvicha Kvaratskhelia. Una volta gli dedicò una pagina intera. Stavolta la sua prima firma del calcio, Rory Smith è venuto a Napoli e l’ha intervistato sulla terrazza del Grand Hotel Parker’s. Il giornalista descrive il contesto.

“La stella emergente del calcio europeo sembra brevemente a disagio. Non è l’ambientazione. È quasi perfetto: è appoggiato a una ringhiera in ferro battuto”…. “E’ la posa che lo lascia perplesso. Non riesce a decidere cosa fare delle sue braccia. Se le avvicina troppo, sembra rigido, teso. Se permette loro di scivolare troppo lontano, viene trascinato in una posizione scomposta. Non riesce a trovare un compromesso che lo renda felice. Per un attimo rimane sconcertato. E in quel momento, è appena fuori dalla sua zona di comfort”.

E ancora, il New York Times scrive che non esistono più traiettorie di carriera come quella di Kvaratskhelia. Perché oggi i talenti futuri del calcio vengono pescati subito, prima che siano adolescenti. E invece Kvara no. Di Kvara nessuno se n’era accorto, a parte il Napoli. Il Nyt scrive di lui:

“Un giocatore che si rivelerà subito tra le forze d’attacco più devastanti al mondo”.

E ancora:

Kvaratskhelia non possiede ancora la patina lucida della superstar in ascesa. I suoi capelli sono arruffati: non ad arte o deliberatamente, ma distrattamente. La sua barba è folta ma abbastanza irregolare che ha preso piede anche un altro soprannome, Che Kvara. Sembra un poeta d’amore torturato o un appassionato studente di politica”.

Ma poi dalle risposte si capisce che non è tutto genio sregolato il gioco di Kvara.

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