Altrimenti la Fiorentina sarebbe seconda e il Monza terzo. Parlare di possesso palla è come discutere di verginità prima del matrimonio
Prima premessa. Come spesso accade, le discussioni che accendono interesse in Italia sono obsolete. Stare ancora a parlare della centralità del possesso palla è come dibattere dell’importanza di arrivare vergini al matrimonio. Arriviamo con circa due secoli di ritardo.
Seconda premessa. Si fa molta fatica a considerare spontaneo quel che accade in televisione, in trasmissioni che hanno una scaletta ben precisa e quattro persone che debbono parlare di calcio. Temiamo che uno dei pochi imprevisti accaduti in tv abbia riguardato il povero Franco Scoglio. Detto questo, a Sky staranno godendo e non poco. Dazn ha speso tutti quei soldi per il quasi monopolio della Serie A e a fare notizia sono sempre Caressa e il suo salotto. Lui spesso e volentieri recita il ruolo del cattivo, è pagato per questo, si prende le sue buone vagonate di merda dai social e amen. Se poi veramente ha risposto in quel modo al povero Bucciantini, ne prendiamo atto con rammarico. Ma non ci crediamo. Tendiamo a credere che il siparietto fosse preparato e anche bene.
Ma veniamo al punto. Bucciantini – ormai l’idolo della fazione degli esteti del calcio (un consiglio non richiesto, npn abbracci il ruolo di messia) – ha detto che tendenzialmente i campionati li vincono le squadre che hanno il possesso palla. Caressa, oltre a essere rozzo nelle risposte e a inerpicarsi per paradossi che ci hanno ricordato versioni all’amatriciana di Zenone con Achille e la tartaruga, ha replicato che si tratta di una statistica inutile e che comunque non è vero. Ecco, a noi interessa il cosiddetto fact-checking che qualche tempo fa andava tanto di moda, soprattutto in politica. Fare il fact-checking era come l’ape a Milano. Molto cool.
Prima di procedere, vorremmo qui ricordare alcune cose: un anno fa Karim Benzema concesse un’intervista a L’Equipe in cui disse: «Non so come la gente veda il calcio, avere il possesso palla non significa che stai dominando». Parliamo di Benzema uno che qualcosina di pallone ne capisce. Tralasciamo Ancelotti perché non ci piace vincere facile. Inoltre vi invitiamo a cercare su Google: 1) la storiella che raccontò Sampaoli a proposito del possesso palla; 2) cosa diceva Trilussa delle statistiche.
Ma veniamo a noi, visto che in giro su Twitter sono circolate classifiche palesemente false sul possesso palla in Italia. Noi prendiamo i dati dal sito fctables.com ma va bene quello della Lega Serie A, o anche Transfermarkt. I risultati sono più o meno gli stessi. E allora è vero che il Napoli è la squadra che in Serie A è in testa in questa graduatoria col 60,28% di possesso palla. Ma è altrettanto vero che al secondo e al terzo posto ci sono due squadre che sono nelle retrovie della classifica: la Fiorentina (che in classifica è 12esima) con 59,40% e il Monza (undicesimo) con 57,47. Poi seguono Inter, Torino, Lazio, Bologna. All’ottavo posto il Milan, al nono la Roma. La Juve dell’odiato Allegri è 12esima (al rogo!). Attenti che la differenza in classifica tra il Napoli e la Fiorentina non è così ampia, la squadra di Italiano potrebbe superarci e a quel punto Firenze si tingerebbe di viola per una festa paragonabile a quella partenopea per lo scudetto.
Per Transfermarkt la differenza tra Napoli e Fiorentina è più ampia, con gli azzurri a 61,7% e la Fiorentina a 57,4. Terzo sempre il Monza con 55,6. Qui la Roma è decima e la Juventus tredicesima!
Prima di addentrarci nel recente passato della Serie A, buttiamo lì qualche dato. Domenica si è giocata la finale di Coppa di Lega inglese. Il Manchester United ha battuto 2-0 il Newcastle. Sapete chi ha avuto più possesso palla? Il Newcastle, col 61%. Sempre domenica il Tottenham di Conte ha battuto 2-0 il Chelsea, e volete sapere chi ha avuto di più la palla tra i piedi? I Blues col 59. Il possesso palla di Almeria-Barcellona 1-0 non ve lo proponiamo proprio per carità di patria. In serata, sempre domenica (giornataccia per i teorici del possesso) il Psg ha stracciato 3-0 il Marsiglia al Velodrome. Ma attenzione, i marsigliesi hanno potuto festeggiare la vittoria per 54 a 46% nella statistica che va più di moda. Volete sapere chi ha avuto più possesso palla tra Liverpool e Real Madrid nell’ultima finale di Champions? Meglio di no.
A questo punto restiamo su Transfermarkt e procediamo a ritroso alla ricerca di una squadra che allo stesso tempo ha vinto il campionato italiano e la speciale graduatoria (ci vorrebbe una maglia speciale come nel ciclismo). L’anno scorso lo scudetto lo vinse il Milan che però finì settimo nella classifica che a noi qui interessa. Primo il Napoli (eppure i tifosi si incazzarono di brutto per lo scudetto perso), seconda la Fiorentina.
Andiamo indietro. Serie A 20-21. Il campionato lo vinse l’Inter di Conte che però si piazzò solo settima. Il Giro quell’anno lo vinse il Sassuolo davanti a Juventus e Napoli.
Serie A 19-20, lo vinse la Juventus di Sarri. Ma nemmeno lei si aggiudicò lo speciale primato che andò al Napoli di Gattuso (evitiamo facili ironie).
Continuiamo il nostro viaggio a ritroso. Ogni tanto ci appoggiamo anche al sito fbref.com. Tanto i risultati sono gli stessi, cambiano – di poco – le percentuali.
Tutti questi campionati li ha vinti la Juventus.
18-19: la speciale classifica fu vinta dall’Inter di Spalletti, poi il Napoli di Ancelotti, la Juve finì quarta.
17-18: dominio del Napoli di Sarri (quello dei 91 punti) con possesso palla del 63,4%. Seconda la Roma, terza la Juve.
16-17: vittoria ancora del Napoli di Sarri davanti a Fiorentina e Roma. La Juve tricolore finì quarta.
15-16: filotto del Napoli di Sarri (tre su tre) , poi Fiorentina, Roma e Juventus. Come il 16-17.
14-15: prima la Roma di Garcia, seconda l’Inter di Mancini subentrato a Mazzarri, poi la Juve tricolore di Allegri.
13-14 (torniamo a Fc Tables): la classifica di specialità l’ha vinta la Roma davanti a Fiorentina, Milan, Inter, Napoli. La Juve di Conte, sesta, si è accontentata del tricolore.
12-13: secondo anno di Conte, vittoria del campionato e secondo posto (per pochissimo) dietro il Milan.
E finalmente arriviamo al campionato di Serie A 2011-12, il campionato che dà ragione ai teorici del possesso palla. Perché fu la prima Juventus di Antonio Conte a vincere contestualmente la classifica generale e quella di categoria. 61,54% di possesso palla.
Siamo dovuti tornare indietro di undici campionati.
Concludendo: solidarietà a Bucciantini che – fosse tutto previsto o no – è stato maltrattato. Ma anche a Caressa che di fatto aveva ragione. Suggerimento: si può serenamente accettare che il possesso palla è come la corazzata Potemkin per Fantozzi, senza per questo abbandonare le proprie ideologie calcistiche. Perché di ideologie si tratta. E un pensiero: il calcio è entrato in crisi di audience e quindi economica da quando si parla di statistiche, da quando si prendono gol per errori assurdi dei portieri. Non possiamo non concludere con una frase che Carlo Ancelotti consegnò al festival del calcio un po’ di anni fa: nel calcio le uniche statistiche che contano sono quelle dei gol fatti e subiti.