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Il Liverpool è in crisi perché ha fatto partire i suoi cervelli, è rimasto solo Klopp

SkySport UK racconta che dietro i successi c’era una triade ma sono andati via sia il direttore sportivo sia l’uomo dell’azionista di maggioranza

Il Liverpool è in crisi perché ha fatto partire i suoi cervelli, è rimasto solo Klopp
Monaco (Germania) 13/03/2019 - Champions League / Bayern Monaco-Liverpool / foto Imago/Image Sport nella foto: Jurgen Klopp

Dopo la sconfitta contro il Wolverhampton per 3-0, il Liverpool è piombato in una crisi nera. Già all’inizio di questo campionato non ha brillato dopo l’addio a prezzi pregiati come Manè, partito per cercar fortuna a Monaco di Baviera.

E il 2023 ha confermato che non è l’annata di Klopp. Il Liverpool fatica in tutto, a difendere, a costruire e a segnare, complici anche gli infortuni che hanno ridotto all’osso il potenziale offensivo.

Tutti alla ricerca del colpevole e ancora una volta l’Inghilterra mostra la sua differenza rispetto agli altri campionati europei. Klopp non è mai stato messo in discussione, piuttosto è stata fatta un’analisi più approfondita per capire meglio la crisi dei risultati dei Reds.

Mellissa Reddy, giornalista di SkySport Uk sembra aver trovato la riposta, o forse sarebbe meglio scrivere “le risposte” ai tanti difetti del Liverpool:

Il Liverpool ha avuto intelligenza fuori dal campo: principalmente Klopp, il presidente dell’FSG Mike Gordon e il direttore sportivo Michael Edwards. Dei “tre saggi” è rimasto solo l’allenatore e, per analizzare cosa è andato storto ad Anfield è bene partire dall’alto. La squadra ha già perso sette volte in campionato, è staccata di 11 punti dalle prime quattro, in entrambe le coppe nazionali, e non ha più la sua identità.”

Si parte dai vertici della società:

“La trinità Klopp-Edwards-Gordon ha funzionato in modo eccellente sia a livello professionale che personale. Tutti personaggi molto diversi, sono stati allineati da un approccio collaborativo e onesto sotto una visione condivisa di ciò che il Liverpool dovrebbe essere e di come competere in modo sostenibile. Nel novembre 2021, Edwards ha confermato che si sarebbe dimesso dalla sua posizione dopo la fine del suo contratto nel giugno 2022 per trascorrere un po’ di tempo lontano dal gioco. In questa stagione, Gordon ha ceduto la sua gestione quotidiana del club per concentrarsi sull’offerta di investimenti del Fenway Sports Group nel – o sulla vendita a titolo definitivo – del Liverpool.

In questi ultimi anni Klopp è stato il frontman della società ma dietro di lui c’erano due uomini che sapevano come costruire una squadra.

Dal vertice in giù molti hanno lasciato il Liverpool, persino il medico del club Jim Moxon si è dimesso senza tante spiegazioni. E poi ancora il “direttore della ricerca”, il “performance manager”, il capo dei fisioterapisti. Una diaspora che ha invitabili ripercussioni sul gruppo squadra.

Continua la Reddy, citando un dipendente del club:

C’è stata una costante “fuga di cervelli”, classificando il Liverpool solo come una squadra in transizione. «C’è molta attenzione nel non rinfrescare abbastanza la squadra di gioco, il che è corretto, ma è vero anche dietro le quinte», ha detto un dipendente. «Molte persone chiave se ne sono andate, alcune hanno guadagnato troppo potere. Ora c’è meno fiducia nelle decisioni».

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