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Plusvalenze Juventus, per Grassani «non ci sono elementi nuovi per riaprire il caso alla Figc»

L’avvocato del Napoli all’Ansa: «Nel ricorso della Procura federale non è addotto uno specifico fatto decisivo»

Plusvalenze Juventus, per Grassani «non ci sono elementi nuovi per riaprire il caso alla Figc»
L'avvocato Grassani

Plusvalenze Juventus, per Grassani «non ci sono elementi nuovi per riaprire il caso alla Figc». L’avvocato Grassani, che è anche l’avvocato del Napoli, sostiene che non ci siamo gli elementi necessari e sufficienti per riaprire il caso plusvalenze alla Figc. Caso che riguarda principalmente la Juventus ma non solo. Sono coinvolte anche Juventus, Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Pescara, Novara.

Ecco cosa ha detto all’Ansa.

«La Procura Federale fonda il ricorso per revocazione sulle 14mila pagine ricevute dalla Procura di Torino, che ritiene svelino l’esistenza di un “sistema” che conferma il teorema accusatorio. A mio avviso, gli elementi nuovi prodotti non sono idonei a incidere sulla sostanza della decisione assunta a primavera dalla Corte d’appello Figc».

Nel processo della scorsa primavera, Grassani difese il Napoli nel processo Plusvalenze dinnanzi alla Procura Figc.

Grassani dice che nel ricorso della procura federale

«non è addotto uno specifico fatto decisivo, e su questo le parti coinvolte hanno sollevato eccezioni a mio avviso non peregrine. La Corte dovrà valutare se le nuove prove siano tali da fa rivedere la decisione adottata, secondo cui i deferiti non potevano essere sanzionati per l’inesistenza di una norma che disciplini i criteri per l’attribuzione del valore dei diritti alle prestazioni dei calciatori».

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