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Infantino: «Familiari e compagni di Pelé mi hanno chiesto i selfie»

Su Instagram: “I compagni di squadra di Pelé hanno chiesto un selfie tutti insieme ma non sapevano come farlo. Allora, per essere d’aiuto, ho preso il telefono di uno di loro e ho scattato”

Infantino: «Familiari e compagni di Pelé mi hanno chiesto i selfie»
Zurigo (Svizzera) 09/01/2017 - FIFA Football Awards / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Gianni Infantino

Ieri le critiche per i selfie davanti alla bara di Pelé e oggi la risposta del diretto interessato, Gianni Infantino.

Il presidente della Fifa ha ricevuto critiche da tutto il mondo. Il Telegraph aveva scritto: “E’ un comportamento stranamente insulso, e non è la prima volta. Siamo oltre i livelli, forse, di «mi sento un migrante. Mi sento un gay»

Adesso arriva la risposta di Infantino tramite Instagram:

Un lungo post nel quale chiarisce le circostanze che hanno portato ai contestati selfie:

Sono appena arrivato dal mio viaggio in Brasile dove ho avuto il privilegio di partecipare al bellissimo omaggio a Pelé che si è svolto a Vila Belmiro, a Santos. Sono costernato dopo essere stato informato che apparentemente sono stato criticato da alcune persone per aver scattato un selfie e delle foto durante la cerimonia di ieri.

Vorrei chiarire che sono stato sia onorato che i compagni di squadra e i familiari del grande Pelé mi abbiano chiesto se potevo fare qualche foto con loro. E ovviamente ho subito accettato.

Nel caso del selfie, i compagni di squadra di Pelé hanno chiesto di farci un selfie tutti insieme ma non sapevano come farlo. Allora, per essere d’aiuto, ho preso il telefono di uno di loro e gli ho scattato la foto di tutti noi.

Se essere d’aiuto a un compagno di squadra di Pelé crea critiche sono felice di prenderle e continuerò ad essere d’aiuto dove posso a chi ha contribuito a scrivere pagine leggendarie del calcio.

Ho così tanto rispetto e ammirazione per Pelé e per quella cerimonia di ieri che non farei mai nulla che sia irrispettoso in alcun modo.

Spero che chi ha pubblicato o detto cose senza sapere e senza cercare informazioni possa avere la decenza e il coraggio di ammettere di aver sbagliato e di correggere quanto ha detto.

La cosa più importante in ogni caso è rendere omaggio al re Pelé, e mentre ho umilmente suggerito che in tutte le nostre 211 federazioni affiliate almeno uno stadio o un luogo di calcio sia intitolato a lui, daremo l’esempio dando al campo nella nostra sede il nome “Estádio Pelé – FIFA Zurigo”. Um abraço e viva o Rei!

Una dichiarazione che lascia quantomeno perplessi sulle giustificazioni date.

 

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