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Infantino si fa un selfie davanti alla bara di Pelé. Il Telegraph: «Come un qualunque idiota di Instagram»

“E’ un comportamento stranamente insulso, e non è la prima volta. Siamo oltre i livelli, forse, di «mi sento un migrante. Mi sento un gay»”

Infantino si fa un selfie davanti alla bara di Pelé. Il Telegraph: «Come un qualunque idiota di Instagram»

Niente di niente è davvero sacro? E chi è che davvero vuole un selfie con Infantino? Se lo chiede il Telegraph commentando la foto che ha “indignato” il web e non solo: il selfie che Infantino s’è fatto davanti alla bara di Pelé. Una roba che nemmeno Salvini. 

“Nessuno sembra opporsi al presidente della Fifa e agli amici che registrano il loro dubbio ricordo – scrive il Telegraph – Tuttavia, quelli più vicini alla bara, a pochi passi di distanza, appaiono solenni. Una donna è confortata mentre piange sulla spalla di un’altra”.

“Il primo ministro danese Helle Thorning-Schmidt è stato criticato per il suo selfie sorridente al funerale di Nelson Mandela nel 2013, affiancato da David Cameron e Barack Obama. In effetti, sarebbe sbagliato pretendere che il lutto in tutto il mondo corrisponda alle aspettative di quieta riflessione”.

Per il giornale inglese quello di Infantino “è un comportamento stranamente insulso, e non per la prima volta. Siamo oltre i livelli, forse, di “mi sento un lavoratore migrante. Mi sento gay”.

Il giudizio del Telegraph su Infantino è tranciante: “La missione spesso ripetuta di Infantino è rendere il calcio veramente globale. Da un lato questi appelli all’unità mondiale sono ammirevoli. Dall’altro, sono banali come We Are The World”.

“«Il calcio unisce il mondo», è il nome di una delle sciocche campagne promosse dalla Fifa in Qatar. Infantino sta facendo buoni progressi perché il mondo sta arrivando a una conclusione unanime su di lui: è molto simile a qualsiasi altro idiota con un account Instagram”.

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