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Regragui: «Il Portogallo è favorito? Anche la Spagna lo era. I miei giocatori hanno fame»

In conferenza: «Abbiamo fatto la storia, ma è ancora niente. È ora di fidarsi degli allenatori africani. Ho giocato 7 partite e sono ai quarti di un Mondiale»

Regragui: «Il Portogallo è favorito? Anche la Spagna lo era. I miei giocatori hanno fame»
Morocco players throw Morocco's coach #00 Walid Regragui in the air as they celebrate winning the Qatar 2022 World Cup Group F football match between Canada and Morocco at the Al-Thumama Stadium in Doha on December 1, 2022, to advance to the round of 16. (Photo by Paul ELLIS / AFP)

Il commissario tecnico del Marocco, Walid Regragui, ha presentato in conferenza stampa la gara di domani contro il Portogallo, valida per i quarti di finale del Mondiale in Qatar. Regragui ha chiarito che il Marocco non intende fermarsi, anche se ha già fatto la storia. Sarebbe un volersi accontentare e questo denoterebbe una mancanza di crescita mentale.

«Il Portogallo è il favorito. Ma anche la Spagna lo era. Il Portogallo, come la Spagna, è venuto qui per vincere il Mondiale. Ma abbiamo già dimostrato di essere una squadra difficile da battere. Non è facile segnare contro di noi e abbiamo giocatori che sanno segnare. Abbiamo fatto la storia, ma di questo non ci accontentiamo. Ora siamo la squadra amica che tutto il mondo sostiene, ringraziamo per il sostegno di tutti i tifosi in Africa e nel mondo arabo, ma non dobbiamo cadere nel conformismo. Non abbiamo fatto ancora niente, questo non basta. Abbiamo fatto la storia ma se rimaniamo a questo punto non sarà niente. Se ci accontentiamo, vorrà dire che non siamo progrediti mentalmente. L’unica cosa che abbiamo ottenuto finora è porre fine ad alcune previsioni fatte con le statistiche di Harvard che non servono a nulla. Nel calcio tutto è possibile. I miei giocatori hanno fame, non sono ancora soddisfatti».

Regragui ha continuato:

«Abbiamo dimostrato di essere un sasso nella scarpa di chiunque. Nessuno pensava che avremmo vinto una partita e ora tutti credono in noi. Ci stanno aspettando. Questo genera pressione per noi, ma è positivo. Vogliamo essere la locomotiva di tutti quei Paesi».

E ancora:

«E’ ora di rompere il soffitto di vetro e fidarsi maggiormente degli allenatori africani: hanno la preparazione per allenarsi in Europa. Mi hanno sempre detto che non avevo esperienza. Ho giocato sette partite e sono già ai quarti di finale di un Mondiale. In questa competizione tutte le squadre africane avevano allenatori africani. Quando ci danno la responsabilità dimostriamo che possiamo farcela».

Su Cristiano Ronaldo:

«Come allenatore spero che non giochi, è uno dei migliori della storia».

Regragui ha chiarito che non rinuncerà allo stile di gioco del Marocco, nonostante abbiano criticato la squadra per essere troppo difensiva.

«Ci dicono che abbiamo avuto a malapena il possesso palla contro la Spagna, ma chi ce l’ha contro la Spagna? Nessuno, nemmeno la Germania».

Infine:

«Con la Spagna abbiamo fatto un’impresa. Possiamo ripeterla in quattro giorni? Questa è la sfida che ho lanciato ai miei giocatori. Spero che la risposta sia positiva».

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