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Il Qatar dopo il Psg vuole comprare anche il Manchester United

Secondo il Telegraph, con i Mondiali il Qatar ha compreso il potere politico del calcio e adesso sarebbe interessato ai club inglesi in vendita. Interesse anche per il Liverpool

Il Qatar dopo il Psg vuole comprare anche il Manchester United
Manchester (Inghilterra) 01/04/2014 - Champions League / Manchester United-Bayern Monaco / foto Imago/Image Sport nella foto: tifosi Manchester United ONLY ITALY

Dopo l’Arabia Saudita, anche il Qatar sembra intenzionato a buttarsi nella Premier League, il ricco Stato arabo è l’unico che detiene i fondi necessari ad acquistare uno dei grandi club del campionato inglese. Il Manchester United infatti non è l’unico club in vendita, ci sono rumors anche sul Liverlpool di Klopp.

Secondo il Telegraph, infatti, “il Manchester United o addirittura il Liverpool interesseranno la Qatari Investment Authority [QIA], in uno dei pochi paesi al mondo in cui 6 miliardi di sterline per una squadra di calcio sono un affare fattibile“.

Il quotidiano specifica poi che:

Il QIA è il fondo pensione della nazione: un vasto fondo da 450 miliardi di dollari (370 miliardi di sterline). Possiedono già un club di Champions League, il Paris Saint-Germain, tramite una filiale, e finora è il biglietto da visita più ostentato per il QIA in Europa. […] A partire da domenica sera, la Coppa del Mondo è nel passato. L’emiro del Qatar, capo della sua monarchia assoluta, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, quarto figlio dell’emiro, lo sceicco Hamad bin Khalifa, che ha vinto il voto Fifa per ospitare le finali della Coppa del Mondo, è un tifoso del Manchester United. Non solo un tifoso occasionale ma, per chi è a conoscenza della situazione, un appassionato tifoso dello United che conosce bene la storia del club.

Il quotidiano britannico precisa però che investire nei già citati club inglesi è molto più impegnativo che investire sul Psg, soprattutto per il valore culturale che questi club rappresentano:

Lo United, e in effetti il ​​Liverpool, entrambi ora offerti a potenziali investitori tramite la loro banca d’investimento statunitense, sono una dimensione completamente diversa rispetto al PSG. Sono istituzioni del XIX secolo con un enorme significato culturale nella vita pubblica britannica. Sono diventati troppo grandi anche per i proprietari statunitensi. In parole povere sono due dei marchi di soft power più efficaci al mondo. Il fatto che il Qatar sia disposto a prendere un impegno così a lungo termine nella vita pubblica britannica dipenderà anche in una certa misura dal tipo di assicurazioni che potrebbe ottenere dal governo britannico.

Il Telegraph conclude l’articolo chiarendo come il Qatar abbia compreso il potere del calcio nella politica e nei legami internazionali con gli altri paesi e dopo aver avuto i riflettori mediatici di tutto il mondo su di sé non vuole più lasciare il peso politico conquistato attraverso lo sport:

Domenica segnerà la fine delle finali della Coppa del Mondo da 200 miliardi di sterline che contribuiranno a sostenere la sicurezza territoriale del Qatar per gli anni a venire. Ma questa è una sfida che non finisce mai e avendo avuto gli occhi del mondo su di sé nelle ultime cinque settimane, questo paese ha bisogno di una nuova attenzione per il suo soft power. Possedere una famosa squadra di calcio inglese garantisce un ruolo chiave nell’avvincente evento televisivo che è il calcio inglese, lo spettacolo che si svolge stagione dopo stagione. Il calcio fa ora parte dell’identità nazionale del Qatar e ci sono pochi modi migliori per mantenerlo tale di una grande partecipazione alla Premier League.”

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