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Mourinho: «Se avessi giocato come la Lazio, mi avrebbero ucciso. Ho vinto tante volte così»

In conferenza: «Piangono tutti, posso piangere anche un po’ io? Combattiamo i nostri problemi, ma non possiamo nasconderli»

Mourinho: «Se avessi giocato come la Lazio, mi avrebbero ucciso. Ho vinto tante volte così»
As Roma 23/10/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho

Conferenza stampa di Mourinho alla vigilia di Sassuolo-Roma (tratta da romanews.eu) e dopo il derby perso.

Che reazione si aspetta domani e se Volpato può essere il suo sostituto, ed è vero che ha rinunciato al Mondiale?

Mourinho: «Volpato? Confermo solo Ibañez. La Nazionale è una cosa personale, Cristian sta iniziando la carriera, sta crescendo con noi, sta iniziando a giocare con più continuità. E’ in un processo di crescita, deve concentrarsi sul futuro, e non accelerare niente. Mi aspetto da tutti la reazione di sempre, di quando la squadra perde una partita. E’ una squadra di gente che soffre quando perde. Sappiamo che quando perdiamo un giocatore andiamo in difficoltà. Alla fine arriva sempre qualcosa, mi aspetto una gara difficile. Contro una squadra difficile. Ha ancora più talento dell’anno scorso. Dai miei mi aspetto tutto lo sforzo possibile per tornare a sorridere».

Torno su Ibañez…

Mourinho: «Non c’è niente da tornare. Domani gioca, a prescindere dalla domanda. Rispetto per chi dà tutto quello che ha, anche in situazioni di difficoltà. Ci mette sempre la faccia, quando vinciamo vinciamo tutti, quando perdiamo uguale. Per me è intoccabile. Non leggo i social, poco la stampa».

La Roma in trasferta va meglio, si è dato una spiegazione?

In casa non abbiamo segnato in 3 partite, Napoli, Atalanta e Lazio. Posso piangere anche un po’ io? Gli altri lo fanno, voglio farlo anche io. Tre partite senza il nostro giocatore più creativo, più gol e più mobilità, quello che può aprire blocco compatto e basso. L’Atalanta ha giocato così, la Lazio… se giocassi io così mi uccidono. Ma l’importante è vincere, io ho vinto spesso così. La nostra ultima partita se non sbaglio avevamo la stessa squadra dell’anno scorso con Camara al posto di Mkhitaryan. Il mercato che abbiamo fatto con tanto sacrificio e bel lavoro non sta giocando. Dybala non gioca da tanto. Pellegrini è multifunzionale, è l’altro che ha questa ‘luce’ che si accende, e gioca troppo. E’ in difficoltà, ha qualche fragilità muscolare. Quando facciamo gol è difficile perdere, al di là di qualche caso. Con tutte queste difficoltà siamo lì, facciamo il nostro. Combattiamo i nostri problemi, ma non possiamo nasconderli.

Lei è contento dell’evoluzione dei giocatori di Tirana?

Mancini è più equilibrato e controllato dell’anno scorso, Ibañez, al di là di questo episodio è equilibrato. Noi abbiamo perso tre giocatori di centrocampo, titolari, Mkhitaryan, Veretout e Oliveira. Wijnaldum non ha mai giocato, Camara è arrivato l’ultimo giorno di mercato, cresce, ma la dinamica collettiva deve ancora comprenderla. Matic non è venuto per giocare con Cristante, e spesso ci si trova. Abbiamo avuto problemi inaspettati quest’anno, e anche l’anno scorso, con Spinazzola, e ci ha portato in diverse direzione di mercato. Sto piangendo tanto, e non mi piace. Questi problemi hanno aperto le porte a Volpato e Zalewski, presto a Tahirovic, che giocherà, magari titolare. Mi aspettavo di più da alcuni dopo Tirana, ma non dico chi.

Karsdorp è entrato nello spogliatoio dopo il cambio…

Sì, ma è tornato. È un ragazzo che ha problemi fisici, l’ho visto in panchina, sarà andato a prendere il ghiaccio. Non è per me un problema questo, è che io vedo che si doveva crescere di ambizione e mentalità. Non parlo di Karsdorp, ma in generale.

Sta pensando ad un cambio di modulo, perché Camara è uscito nel derby?

Giochi con quelli che hai. Ci mancano giocatori purtroppo, e andiamo in difficoltà. Modulo? Non lo faccio io, ma i giocatori con le loro caratteristiche.

Spesso si è parlato di Abraham solo in termini di gol, ma è un po’ più assente in generale. Che ha?

Andrebbe chiesto ad Abraham se ha un problema oppure no. Se pensa al Mondiale o no.

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