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Malinconico funziona perché è sfigato

Massimiliano Gallo è un fuoriclasse che meritava quest’opportunità da protagonista. L’avvocato d’insuccesso è figlio dei tempi liquidi che viviamo

Malinconico funziona perché è sfigato
VENICE, ITALY - SEPTEMBER 11: Massimiliano Gallo attends 'Per Amor Vostro' Red Carpet during 72nd Venice Film Festival at Palazzo Del Cinema on September 11, 2015 in Venice, Italy. (Mark Cape/insidefoto)

È un uomo vulnerabile Vincenzo Malinconico (Massimiliano Gallo), il protagonista dell’omonima fiction – tratta dai romanzi di Diego De Silva – che è al suo giro di boa con i primi 4 episodi trasmessi su Rai 1. Il personaggio – “avvocato d’insuccesso” – si lascia vivere in una Salerno solare – con la splendida Costiera amalfitana (Atrani, Cetara, etc… – a fare da cornice: ha una relazione sessuale clandestina con la sua ex moglie Nives (Teresa Saponangelo) che ha un altro compagno… Un giorno alla settimana cena in un fast-food con sua figlia Alagia (Chiara Celotto) ed ha preoccupazione serie nei confronti della fluidità del figlio Alfredo (Francesco Cavallo). Come avvocato riesce ad ottenere qualche successo solo difendendo d’ufficio ed in maniera confusionaria – il penale non è il suo forte – un camorrista ‘o Burzone che gli affibbia un suo tuttofare Francesco Tricarico (Francesco Di Leva) che lo segue dappertutto facendogli anche vincere qualche causa automobilistica.

Insomma Vincenzo Malinconico piace per la sua umanità e perché assomiglia a molti cinquantenni che frequentiamo e che vivono insicuri il tempo confusionario che tutti viviamo. Si affeziona ai clienti Malinconico e li difense anche gratis, quasi sempre sbagliando… Neanche quando riesce a beccare l’avvocatessa più giovane e fica del tribunale – Alessandra Persiano (Denise Capezza) – le cose gli vanno bene, o no?

De Silva disegna il suo personaggio – con l’aiuto degli sceneggiatori Massimo Reale, Gualtiero Rosella, Valerio Vestoso – profilando un suo alter ego, ma con molti contrappunti tratti dalla nostra realtà odierna. Piace questo avvocato d’insuccesso perché è figlio dei tempi liquidi che viviamo ed ogni tanto l’autore non rinuncia alla citazione colta, ma la nasconde come fa Camilleri con Salvo Montalbano: non sia mai che qualcuno del pubblico nazionalpopolare se ne accorga.

Massimiliano Gallo è un fuoriclasse che dopo tanta gavetta di qualità meritava quest’opportunità da protagonista: gli altri attori sono fuoriclasse anch’essi (Saponangelo, Di Leva, Giacomo Rizzo, Gianfelice Imparato, …). Speriamo in altre serie di Malinconico, ma speriamo un giorno di potere leggere ancora l’autore – e la relativa lingua – di testi come “Certi bambini”.

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