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La Fifa apre un’indagine sui tifosi della Croazia che hanno offeso il canadese Borjan

I tifosi hanno esposto la marca di un’azienda di trattori e cambiato il claim alludendo alla fuga dei serbi dalla Croazia nel 1995

La Fifa apre un’indagine sui tifosi della Croazia che hanno offeso il canadese Borjan
A picture of former FIFA president Joseph Blatter opening the envelope to reveal that Qatar would host the 2022 World Cup on December 2, 2010, is depicted on a giant banner in a crossroad in Doha on November 18, 2022, ahead of the Qatar 2022 World Cup football tournament. (Photo by FABRICE COFFRINI / AFP)

La Croazia subirà un procedimento per infrazione dopo che i propri tifosi hanno preso in giro un giocatore del Canada per le suo origini serbe durante il match vinto per 4-1.

Lo riporta AP e specifica che oggi la Fifa ha aperto una procedura disciplinare ai danni della federazione croata a causa del “comportamento dei suoi tifosi”, considerato discriminante e pericoloso per la sicurezza durante le partite.

Il giocatore ad essere stato preso di mira è Milan Borjan, portiere naturalizzato in Canada ma nato in una regione della Croazia colpita dal conflitto negli anni ’90 dove la popolazione è prevalentemente serba. La famiglia di Borjan ha lasciato l’ex Jugoslavia nel 1995, quando le forze croate hanno preso il possesso della città natale del giocatore.

Durante la sconfitta maturata contro la Croazia, è stato esposto uno striscione da parte dei tifosi croati che riportava lo stemma di una famosa azienda produttrice di trattori e ha cambiato lo slogan per prendere di mira il giocatore canadese, alludendo alle fuga sui trattori a cui erano stati costretti i serbi durante la guerra.

In questi casi, la Fifa si è limitata ad una multe per le federazioni colpevoli, ma in questo caso non si è ancora espressa sui tempi e sull’esito della procedura.

Il portavoce della federazione croata, Tomislav Pacak, non ha voluto commentare l’accaduto ma ha tenuto a precisare: «condanniamo sempre ogni forma di razzismo, ogni forma di discriminazione e chiediamo ai nostri tifosi di non avere comportamenti sbagliati».

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