In una vecchia intervista della BBC Socrates su Italia-Brasile 3-2: «Rossi ha avuto tre tocchi e ha segnato una tripletta. Il calcio come lo conosciamo è morto quel giorno»
Il Mondiale del 1982 sono ricordati anche per la fantastica vittoria dell’Italia contro il Brasile per 3-2. Ne da una interpretazione interessante uno dei protagonisti di quella partita, Socrates, attraverso le parole del giornalista della BBC Fernando Duarte che lo aveva intervistato prima della sua scomparsa.
Una chiacchierata più che un intervista, confessa il giornalista, durante la quale Zico ha ricordato quella partita dando un’interpretazione tutta brasiliana.
Al giornalista Socrates aveva confessato di non aver mai rivisto quella partita. Troppa la sofferenza per quel Mondiale mancato. Fu una partita particolare, una di quelle che in una Coppa del Mondo può essere considerata un classico.
Nel 1982 il Brasile era governato da un regime militare e in questo contesto fu scelto il nuovo allenatore della nazionale verdeoro, Tele Santana. In quel Mondiale, quel Brasile, grazie al suo allenatore, aveva ritrovato la gioia di giocare a calcio.
«Eravamo fermamente convinti che il Brasile dovesse rispettare lo stile che lo aveva reso famoso. Sarebbe sbagliato fin dall’inizio avere paura di perdere o essere ostaggi del risultato» aveva confessato Socrates.
Per questo motivo le aspettative sulla selezione brasiliana erano altissime, ma il destino dell’Italia era già scritto.
Socrates ha ricordato che l’Italia era arrivata al mondiale con qualche polemica intorno al suo giocatore migliore, il compianto Paolo Rossi, eroe di quella partita. Rossi nel 1980 fu coinvolto in uno scandalo di partite truccate e la sua sospensione terminò proprio in prossimità dell’inizio del Mondiale.
Galvanizzata dalla vittoria contro l’Argentina, l’Italia era diventata un avversario temibile per il Brasile di Socrates e di Zico. Diversi giocatori di quel Brasile poi conoscevano gli italiani, come Falcao, preoccupato che Zico fosse marcato da Claudio Gentile.
Socrates ricordava così quella partita:
«Negli spogliatoi prima della partita, Tele (Santana) non ci ha mai detto di trattenerci. Il nostro impegno era sempre puntare alla vittoria, che era il vero modo brasiliano».
Subito in vantaggio l’Italia però. Proprio Socrates pareggia ma al 25′ Rossi la mette dentro per la seconda volta. Falco pareggia ancora all’68’. Ma Paolo Rossi ha altri piani e a un quarto d’ora dalla fine segna la tripletta.
Tutto il Brasile ricorda quella partita come la “tragedia di Sarria”. Indimenticabile per tutti, per i brasiliani ma soprattutto per gli italiani che quel Mondiale lo vinceranno battendo la Germania in finale.
«Avevamo una squadra formidabile e abbiamo giocato con gioia», aveva riferito Socrates durante quell’intervista. «Poi Rossi ha avuto tre tocchi e ha segnato una tripletta. Il calcio come lo conosciamo è morto quel giorno».