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Simeone: «Anche quando non gioco godo di questo Napoli»

In conferenza: «L’importante è farsi trovare pronti, da titolare o giocando 5-10 minuti, dal primo giorno l’ho detto che darò il massimo».

Simeone: «Anche quando non gioco godo di questo Napoli»
Mg Cremona 09/10/2022 - campionato di calcio serie A / Cremonese-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Giovanni Simeone

Domani si gioca Napoli-Rangers di Champions League. In conferenza stampa, con l’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha parlato l’attaccante azzurro, Giovanni Simeone.

«Vogliamo fare più punti possibili, è importante dimostrare ad ogni partita, confermare quello che stiamo facendo. Dobbiamo continuare così, per me ovviamente giocare è importante ma l’importante è essere pronto, ho l’esperienza per farmi trovare pronto e fare il massimo».

Quanto è difficile vedere questa squadra così bella e non poterne sempre far parte? Ogni centravanti riesce a fare gol, come te lo spieghi?

«Tutta la squadra sta facendo bene, ci mette davanti alla porta. Io mi preparo sempre con grande forza, con la mia meditazione, la visualizzazione, io scrivo sempre tutte le partite, ho un mio piccolo libretto dove scrivo delle partite, così mi concentro, le preparo così. Ovviamente quando non gioco godo di questa squadra, l’importante è farsi trovare pronti, da titolare o giocando 5-10 minuti, dal primo giorno l’ho detto che darò il massimo».

All’andata avete vinto con merito, ma all’andata avete avuto delle difficoltà. I primi 45′ più duri della stagione?

«Sì, fu difficile, sbagliando poi il rigore, loro hanno cercato sempre di essere aggressivi sul nostro possesso, non so se è stata la più difficile ma è stata una delle gare più complicate per la loro aggressività, ovviamente dovremo stare attenti a questo gioco e sappiamo molto bene che è una squadra difficile da affrontare e ci prepareremo al massimo».

C’è un feeling eccezionale tra te e la città, ci racconti i primi mesi napoletani?

«Sono contento, dal primo giorno qui, anzi già da quando si parlava, ho ricevuto tantissimi messaggi ed avevo capito che essere del Napoli era una cosa unica, poi qui ho capito la passione che hanno e soprattutto per un argentino, dimostra che vivono per questo. Mi sento parte di questa passione, perciò è reciproco l’affetto, al di là del calcio mi trovo benissimo, quando c’è sole e mare uno sta sempre bene e sono un uomo di mare, quando apro le finestre di casa e vedo quel paesaggio mi sento bene. Uno deve sempre cercare la pace dentro il caos del traffico».

Quale situazione tattica ti esalta di più?

«Quando c’è la possibilità di giocare si esprime sempre il proprio massimo, la mia forza è l’attacco alla profondità o creare spazi per andare in porta o per i compagni, ognuno ha la sua forza ed il gruppo sa come gioca ogni attaccante, il mister sa molto bene chi deve giocare contro una squadra e lui è molto bravo in questo, ognuno è a disposizione quando ci sceglierà».

Simeone ha parlato anche di Spalletti.

«Spalletti come allenatore si vede ogni domenica. Negli allenamenti cerca sempre di farti esprimere il massimo. Ogni volta che fai bene ciò che gli interessa è la prossima. Pur di fare bene e vincere lui cerca di farti migliorare in ogni dettaglio. È una persona che a volte ti fa ridere, gira per lo spogliatoio e fa degli scherzi. A volte non c’è e non sai come può arrivare nella giornata. Ma lui è sempre sul campo a farti concentrare, ti fa capire cosa migliorare. È molto importante».

In Argentina dicono che sei tra i pre-convocati al Mondiale, hai notizie?

«Sono molto contento per questa convocazione, per me è speciale, mi fa credere in ciò in cui credo, è una conferma, per me. Adesso che sono dentro i 40 dimostrerò a Scaloni che sono pronto, che vorrei esserci, mi piacerebbe tantissimo dare una mano al gruppo della Nazionale. Mi fa piacere dare il massimo per la Nazionale».

Quante volte pensi si potrà giocare Napoli-Atletico Madrid?

«Sarebbe molto bello se accadesse, ma manca tanto, l’Atletico deve fare molto bene per poter entrare nelle qualificazioni e sinceramente anche noi dobbiamo concentrarci sulla partita di domani, sono cose che non si possono mai sapere, per quanto uno se le possa immaginare. Devo concentrarmi sul presente e prepararmi per i minuti che mi capiteranno, quello che verrà più avanti saremo pronti a dare il massimo e a vincere le partite che verranno».

Spesso si dice che non meritavate di vincere.

«Questa squadra è forte perché crede in quello che fa e c’è tanta qualità in panchina perciò chiunque entri fa la differenza. Quello che dicono se se la meritava o no… la cosa più importante sono i risultati, il resto è punti di vista, la cosa che conta è quello che pensiamo noi come gruppo».

 

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