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Gazzetta: Raspadori sta valorizzando il mercato del Napoli, che è migliore anche di quello di Benitez

L’ex Sassuolo è diventato insostituibile, i suoi movimenti sono unici. Dopo aver usato Totti come falso nueve, Spalletti adesso è all’evoluzione della specie

Gazzetta: Raspadori sta valorizzando il mercato del Napoli, che è migliore anche di quello di Benitez

Raspadori l’insostituibile. La Gazzetta dello Sport titola così un pezzo interamente dedicato al nuovo acquisto del Napoli. Un acquisto che valorizza il mercato estivo, il migliore da quando è iniziata l’era della proprietà di De Laurentiis. Un mercato migliore persino di quello voluto da Benitez nel 2013, quando nacque il primo Napoli internazionale, scrive la rosea.

“Il Grande Jack si è messo al centro del Napoli e non lo sposti più”.

Spalletti ha fortemente voluto l’attaccante del Sassuolo e ha convinto il presidente a sborsare una cifra certo non irrisoria: 30 milioni più 5 di bonus. Una cifra che Raspadori sta dimostrando di valere tutta.

“Oggi quella scelta sta “pagando” eccome, così viene valorizzata una campagna acquisti che sta risultando la migliore da quando il produttore cinematografico ha preso il Napoli. Meglio probabilmente anche di quella del 2013 quando con Rafa Benitez venne costruita la prima squadra di dimensione internazionale. Ma quando a fine agosto Giacomo Raspadori mise piede a Napoli probabilmente nemmeno il club e Spalletti pensavano a una esplosione così repentina del bolognese classe 2000”.

Nel 4-2-3-1 Raspadori non ha reso a pieno, così il tecnico ha modificato il modulo di gioco passando al 4-3-3. Da allora sono arrivate 7 vittorie consecutive.

“Raspadori ha saputo cogliere il suo attimo fuggente e da quel momento si è messo al centro del progetto tattico. Lo ha fatto con intelligenza ma anche con grande carattere. Perché in coda a una partita insufficiente, contro lo Spezia, ecco il lampo, quel gol inseguito e agognato che sblocca tutto. Da lì in poi Jack ha metabolizzato in fretta tutti i movimenti che gli chiede il suo allenatore. Lo stesso che fu fra i primi a usare il “falso nueve” con Totti, diventato capocannoniere con Spalletti. Ora siamo a una evoluzione della specie che l’allenatore toscano sta sviluppando in maniera affascinante e con confini tattici ancora non del tutto delineati. I movimenti di Raspa non sono mai banali e hanno mandato in tilt le difese di Torino e Ajax, oltre ai gol decisivi segnati contro Inghilterra e Ungheria per l’Italia. Ecco perché oggi Giacomo diventa quasi insostituibile.

“Le caratteristiche e i movimenti che garantisce il gioiello di tutti gli azzurri sono unici”.

 

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