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Il boss dei Phoenix, sospeso dall’Nba per sessismo e razzismo, ha annunciato la vendita del club

«Credo nell’espiazione e nel perdono ma in questo spietato clima attuale non è più possibile, questa vicenda condizionerebbe per sempre le squadre»

Il boss dei Phoenix, sospeso dall’Nba per sessismo e razzismo, ha annunciato la vendita del club

Negli Stati Uniti, e nell’Nba in particolare, col razzismo e col sessismo non si scherza. Nessuno immagina neanche lontanamente di derubricarli a goliardata o a errore veniale. La storia di Robert Sarver – azionista di maggioranza dei Phoenix Suns della NBA e e dei Phoenix Mercury della WNBA (l’Nba femminile) – è stato sospeso per un anno dall’Nba nonché multato per dieci milioni di dollari per sessismo e razzismo nella sua azienda nei confronti delle sue dipendenti e dei suoi dipendenti. Dopo le notizie di stampa, la Nba ha commissionato una indagine indipendente che è giunta alla conclusione che ha portato al provvedimento.

Già questo da noi è fantascienza. E ormai dobbiamo estendere il concetto dall’Italia anche alla Spagna viste le reazioni blande dopo gli insulti razzisti indirizzati a Vinicius nel derby di Madrid (qui le accuse del premier dopo la reazione blanda del calcio spagnolo). In Nba questo provvedimento – che da noi sarebbe giudicato eccessivo – è invece stato considerato inadeguato alla gravità dei fatti. E ad attaccare l’Nba non è stato uno qualsiasi ma LeBron James che ha accusato:

«In Nba non deve esserci spazio per misoginia, sessismo e razzismo. Vale per tutti i lavori e vale anche per l’Nba. Non importa se sei il proprietario della squadra o se ci giochi: il nostro campionato deve portare avanti certi valori».

Le conseguenze della dichiarazione di LeBron non si sono fatte attendere. Immaginiamo che ci siano state pressioni importanti da parte della Lega Nba e oggi Server ha annunciato di aver iniziato il processo per vendere sia i Phoenix Suns che i Phoenix Mercury.

“Sto iniziando il processo di ricerca di acquirenti per i Suns e per Mercury”, ha detto Sarver in una dichiarazione mercoledì. Per poi aggiungere:

“Come uomo di fede, credo nell’espiazione e nel percorso verso il perdono. Mi aspettavo che la sospensione di un anno del commissario mi avrebbe dato il tempo di fare ammenda e allontanare la mia situazione personale dalle squadre che io e tanti tifosi amiamo. Ma nel nostro attuale clima spietato, è diventato dolorosamente chiaro che ciò non è più possibile, che qualsiasi cosa positiva abbia fatto, o potrei ancora fare, è superata da quel che ho detto in passato. Per queste ragioni, sto iniziando il processo di ricerca di acquirenti”.

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