I procuratori del portiere temevano l’ombra di Navas e dissero no, inoltre avevano già dato da un mese la parola a Lotito
Il Corriere dello Sport racconta lo strano intreccio che riguarda Meret, Provedel e Vicario, i tre portieri friulani convocati in Nazionale da Mancini. Si sono incrociati in estate, nelle cronache di mercato.
Vicario e Provedel si sono contesi un posto alla Lazio. Sarri li aveva inseriti nella lista dei potenziali obiettivi di mercato per sostituire Reina e Strakosha. Alla fine l’ha spuntata Provedel, ma c’è stato il rischio che saltasse per Meret.
“C’è stato il rischio che saltasse per Meret. Alex sembrava non dovesse rimanere a Napoli, dove lo ha raggiunto Sirigu, svincolato dal Genoa, ex vice azzurro di Donnarumma. Lo discuteva Spalletti, era in bilico, senza piena fiducia. Tra Pecini, ex diggì dello Spezia, e Lotito era invece calato il gelo. Si è inserito Giuntoli. Per un giorno Meret, tra il 3 e il 4 agosto, è stato il portiere dello Spezia, sembrava fatta la cessione in prestito con rinnovo. Si dava per scontato l’arrivo di Keylor Navas. Nessuno, però, sapeva che De Laurentiis stesse provando a soffiare Provedel a Sarri. Ivan e il suo agente dissero no a Giuntoli: avevano dato da un mese la parola a Lotito, le garanzie tecniche alla Lazio erano (in quel momento) superiori, temendo l’accoppiata con il costaricense, alla fine rimasto in panchina con il Psg. Sirigu ha firmato a Napoli l’11 agosto quando Provedel era già della Lazio e lo Spezia aveva preso Dragowski”.