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A Venezia il premio Luigi De Laurentiis alla francese Diop (cui Mereghetti avrebbe dato il Leone d’oro)

A “Saint Omer” il premio per la migliore opera prima. Un film che riporta un processo per infanticidio, tra razzismo maschilismo e stregoneria. Premiato da Martone

A Venezia il premio Luigi De Laurentiis alla francese Diop (cui Mereghetti avrebbe dato il Leone d’oro)
Venezia 07/09/2020 - Festival del Cinema di Venezia / foto Beescoop/Image nella foto: Mario Martone

Al Festival del cinema di Venezia si assegna anche il premio Luigi De Laurentiis. Un premio voluto da suo figlio Aurelio. Il premio è noto come Il Leone del futuro – Premio Venezia opera prima “Luigi De Laurentiis”. Possono concorrere le opere prime presentata in una delle selezioni ufficiali o parallele. 

Il premio consiste in 100.000 dollari, messi a disposizione da Filmauro, che ogni anno, dal 1999, viene assegnato e suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore.

In questa edizione è stato vinto dal film “Saint Omer” di Alice Diop (cui è andata anche il Leone d’Argento vale a dire il secondo posto) che sul Corriere della Sera Paolo Mereghetti ha definito

la vera sorpresa di questa altalenante edizione: affermata documentarista, la quarantatreenne Alice Diop, francese di genitori senegalesi, ha conquistato i critici (e mi auguro anche la giuria) con «Saint Omer», dal nome della cittadina del Nord (che però si scrive col trattino) dove si svolge un processo per infanticidio. L’imputata è nera così come la giovane parigina venuta per documentarsi su un suo prossimo libro.

Il film scava nelle motivazioni alla base dell’omicidio della figlia di 15 mesi da parte della madre. Per Mereghetti l’opera avrebbe meritato il Leone d’Oro.

Il dibattito in tribunale (di cui non conosceremo l’esito) affronta tanti temi (maschilismo, razzismo, scontro fra culture, follia, senso della giustizia, persino stregoneria) ma è soprattutto la forza calma e diretta con cui ci arrivano quelle parole che dà al film la sua sconvolgente carica di verità e lo mette in prima fila per il Leone d’oro.

A consegnare il premio è stato Mario Martone che ha parlato anche del Napoli:

“In un momento in cui Napoli è sugli scudi per il cinema, ricordare Luigi De Laurentiis è molto bello perché significa ricordare un produttore che ha dato lustro al cinema italiano nel mondo. E il premio voluto da Aurelio De Laurentiis in ricordo di Luigi è un sostegno importante alle opere prime, che potrebbero diventare Leoni del futuro. Da napoletano dico grazie ad Aurelio De Laurentiis anche dal punto di vista calcistico”.

La giuria, presieduta da Michelangelo Frammartino, era composta da Jan P. Matuszynski (Polonia), Ana Rocha De Sousa (Portogallo), Tessa Thompson (Usa), Rosalie Varda (Francia).

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