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De Laurentiis: «Basta africani: o rinunciano a giocare la Coppa d’Africa o non li possiamo più avere»

A Wall Street Italia: «Sono assillato dai fondi che vogliono comprare il Napoli. Voglio fare il dodicesimo uomo in campo e il tifoso, lasciatemi divertire ancora».

De Laurentiis: «Basta africani: o rinunciano a giocare la Coppa d’Africa o non li possiamo più avere»
Db Napoli 22/02/2016 - campionato di calcio serie A / Napoli-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Wall Street Italia. Ha parlato dei fondi e delle proposte di acquisto per il club.

«Sono assillato dai fondi che vogliono comprare il club, basta. Gli americani hanno off­erto in passato 900 milioni per il Napoli. Io voglio fare il dodicesimo uomo in campo e il tifoso, lasciatemi divertire ancora. Lavoriamo con onestà per gli 83 milioni di simpatizzanti del Napoli nel mondo. Vogliamo fare investimenti giusti e corretti. Io non ho mai giocato a calcio, resto alla finestra a guardare con grande umiltà per imparare. Io faccio il mio, l’allenatore fa il suo ed il direttore sportivo deve fare il suo mestiere. Tutto questo per rispetto del tifoso».

Ha parlato anche della prossima stagione e dei calciatori africani, sui quali sembra aver poso un veto, sul mercato:

«Campionato atipico e anomalo, hanno fatto un accordo per giocare in Qatar i mondiali d’inverno. Basta africani: o rinunciano a giocare la Coppa d’Africa quando vengono da noi o non li possiamo più avere. Noi paghiamo gli stipendi per mandarli in giro a giocare per gli altri».

E poi la solita frecciata alle istituzioni del calcio internazionale:

«Il mondo del calcio non si sa gestire, si fa il teatrino per gli altri. Noi come cretini ci prestiamo a giocare cinquanta partite».

Nell’intervista c’è spazio anche per la politica.

«I nostri politici non sono degli economisti. Ero molto contento ci fosse Draghi al comando perché è il principe degli economisti e aveva dato credibilità al nostro Paese. Il problema è far capire ai cittadini che quando non si va a votare è come aprire la porta ai ladri, che entrano e si rubano tutto».

E ancora:

«Siamo arrivati a un giro di boa, dobbiamo decidere cosa fare per il futuro, non c’è dubbio che vada cambiata la Costituzione, non possiamo più nasconderci dietro a un dito: il Pd, la sinistra, di qua c’è la destra, il centro, no. Dobbiamo essere tutt’uno. Dirò una cosa scomoda: dobbiamo rappresentare l’Italia intera. Allora, se l’Italia è rappresentata in parte dalla destra e in parte dalla sinistra, dobbiamo fare in modo che le elezioni siano premianti per la Meloni da una parte e per il Pd dall’altra. So che presento uno scenario non accettabile dagli stolti. Come si dice: la madre degli stolti è sempre incinta. Su questo diktat tutti hanno fondato il proprio successo a carico del cittadino che non ha cultura, costanza e capacità per capire come farsi governare. Devono vincere loro due, si devono mettere d’accordo, chiamare Draghi come rinnovato Presidente del Consiglio, cambiare la Costituzione, far diventare l’Italia una repubblica presidenziale, regalare alla prima donna che da 30 anni costantemente fa politica, la Meloni… diventasse lei la presidente di una repubblica presidenziale e tutti vissero felici e contenti. Si rende conto che il nostro Paese è l’unico che ha avuto più governi al mondo?».

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