Su Il Giornale. Bremer a sinistra è una bestemmia che può mettere in campo solo un allenatore che vive di rendita, come la scelta di Rugani al posto di Gatti
Su Il Giornale Tony Damascelli spara a zero sulla Juventus. Una squadra messa in campo lanciando la monetina, scrive. Senza idee di gioco, incomprensibile e imbarazzante.
“Come può giocare una squadra decisa con il lancio della monetina? Elementare, come la Juventus, o meglio, la Juventus di Massimiliano Allegri. Malinconico pareggio contro la Sampdoria. Nessuna idea di football saggio, sconclusionato il gioco, Bremer a sinistra è una bestemmia che soltanto un allenatore che vive di rendita, oltre che di un sontuoso salario, può mettere in campo e la scelta su Rugani al posto di Gatti, dovuta alla monetina di cui sopra, non risponde alle scelte di mercato ma alla constatazione che nessuno dei due, per la testa del livornese, è un titolare”.
“Che Juventus è stata quella dei primi tre quarti d’ora? Incomprensibile ma in linea con la squadra di questi ultimi dodici mesi, imbarazzante, per usare un aggettivo morbido, inqualificabile, se si controlla il censo dei suoi dipendenti, compresa la triade che cerca di ripetere la storia della vera triade che fu e che è stata cancellata anche dal museo bianconero”.
“Le assenze pesanti di Pogba, Di Maria e Chiesa confermano che alla Juventus i calciatori sono più importanti del gioco che dipende da chi dovrebbe insegnarlo, spiegarlo, illustrarlo, con o senza il lancio della monetina. Ma contro Allegri Massimiliano, per repertorio scomposto a bordo campo, è una battaglia persa. Venga dunque sabato Mourihno a Torino e si divertirà”.