Al CorMez: «Mai letto un libro in vita mia. Ho un diploma di terza media, la mia cultura sono stati la strada, gli spinelli, i Bennato, Arbore e Gragnaniello»
Il Corriere del Mezzogiorno intervista Pietra Montecorvino. Un mese fa ha cantato alla convention napoletana di Forza Italia e sui social è stata ripetutamente insultata per questo.
«Mica era la prima volta che cantavo con Forza Italia. Antonio Tajani mi stima come artista. E nel 2009, a Tripoli, con Berlusconi premier mi esibii in un piccolo concerto davanti a Gheddafi; strappai il microfono dalle mani di un altro cantante e rubai la scena, tutte canzoni napoletane, mi dovettero interrompere. Lasciatemelo dire, Berlusconi, sia pure a modo suo, almeno sa campare, poi le idee e la politica sono altro. A me i radical-chic fanno venire la nausea. Capisco poco di politica, ma mi chiedo oggi dove sta uno come Marco Pannella? Oppure, persino uno come Bettino Craxi. Quattro scemi si sono scandalizzati perché ho cantato al congresso di Forza Italia, ma vogliamo parlare delle marchette che fanno tanti colleghi in televisione?».
Negli ultimi anni ha assecondato la passione per la pittura, racconta.
«Ho dipinto oltre 500 tele in pochi anni, soprattutto durante il primo lockdown o a ferragosto. Tiro fuori ciò che ho dentro. La pittura mi aiuta molto anche se saranno mesi che non tocco un pennello, dipende da come sto con la capa. Il mio stile? Una sorta di espressionismo alla napoletana. I miei quadri li faccio vedere spesso in anteprima a Eugenio Bennato».
A proposito di Bennato, con cui è sposata da anni:
«A livello sentimentale non siamo più una coppia, ognuno ha la propria vita. Ma coabitiamo, ci vogliamo bene da sempre e siamo umanamente e artisticamente complici. Del resto a Eugenio devo moltissimo, mi ha insegnato tanto. Lui è un sapientone, laureato in Fisica, un cervellone, io no… mai letto un libro in vita mia».
Continua:
«Ho solo un diploma di terza media, anche se provengo da una famiglia borghese e da genitori tradizionali, sono stata la loro disperazione, ribelle dall’infanzia. La mia cultura? La strada, gli spinelli, la musica, le amicizie e ovviamente i Bennato, Arbore, la grande amicizia con Gragnaniello ecc…».