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Gnonto: «L’esame di Mancini è stato difficile ma quello di maturità lo sarà altrettanto»

A Sky. «I miei genitori mi spingono ad andare avanti negli studi. Se ne avrò l’opportunità, vorrei continuare. L’esordio in Nazionale ha cambiato molte cose»

Gnonto: «L’esame di Mancini è stato difficile ma quello di maturità lo sarà altrettanto»
Db Bologna 04/06/2022 - Uefa Nations League / Italia-Germania / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Roberto Mancini-Degnand Wilfried Gnonto

Non è rimasto sordo al richiamo del suo primo allenatore, Rino Molle, e così ha incontrato – poche ore fa – i bambini delle scuole calcio di Verbania, nonostante sia alle prese con l’esame di maturità, che sosterrà mercoledì a Busto Arsizio. Stiamo parlando di Willy Gnonto, l’uomo del momento per la Nazionale italiana. Il diciottenne attaccante dello Zurigo, al centro di diverse voci di mercato, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport proprio a margine dell’iniziativa. Le sue parole:

«L’esame di Mancini è stato difficile ma quello di maturità sarà altrettanto. Ora sono concentrato soprattutto su quello, cercherò di dare il massimo anche lì e spero di riuscire a superarlo. La scuola è un valore molto importante sia per me che per la mia famiglia: i miei genitori hanno sempre cercato di spingermi e di farmi andare avanti negli studi. Ora sono alla fine di questo percorso, cercherò di finire al meglio e poi se avrò l’opportunità proverò a continuare»

La Nazionale.

«L’esordio in Nazionale ha cambiato molte cose, ma io sono lo stesso ragazzo di sempre e i miei genitori sono sempre gli stessi. Proviamo a essere distaccati da tutto ciò che succede intorno a noi, è chiaro che fa molto piacere essere sui giornali e in tv ma non bisogna perdere di vista le cose importanti che sono altre”.

Sull’evento a cui a partecipato.

«È un’emozione grandissima tornare qua, ho rivisto tanti ragazzi che vedevo da bambini. Mi ricordo le giornate passate al campetto d’estate a giocare con i miei amici. Ho iniziato così a giocare, mi divertiva fare partitelle e stare con gli amici. Spero che molti dei bambini che sono qui possano fare come me, magari anche meglio»

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