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Formisano: «Col Napoli costantemente in Europa il club ha consentito al territorio una ribalta diversa»

Il capo marketing del Napoli a “Calcio e neoliberismo”. «A Napoli si è giocata una semifinale europea, quasi dieci anni fa. In questo sta la vera opportunità creata in città»

Formisano: «Col Napoli costantemente in Europa il club ha consentito al territorio una ribalta diversa»
Napoli 30/09/2021 - Europa League / Napoli-Spartak Mosca / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Viktor Osimhen

Alessandro FormisanoHead of Operations, Market and Sales della Società Sportiva Calcio Napoli, è intervenuto al convegno “Calcio e neoliberismo”, in programma ieri al Mann, nel corso della tavola rotonda moderata da Fabrizio d’Esposito. Gli è stato chiesto se può, la vittoria di un trofeo importante, essere il collante tra la società e la città.

«Chiunque pratica sport a qualsiasi livello punta alla vittoria. Rischiando di essere banale però voglio ricordare che vince soltanto uno. Succedesse anche una volta ogni dieci o vent’anni sarebbe un’impresa. Io ritengo che per quello che è il territorio un Napoli che conquista tutti gli anni la qualificazione nelle competizioni europee e che quindi acquisisce una forte capacità attrattiva è già importante. Quest’anno abbiamo dovuto formare i nostri steward per i tanti tifosi stranieri che volevano accedere allo stadio, anche in pandemia. Gli stranieri venivano a vedere il Napoli. Non c’è dubbio dunque che la vittoria sia un collante – anche se sono convinto che il giorno dopo la vittoria ci si chiede quando si vincerà ancora – ma l’opportunità vera creata dal Napoli in città è un’altra. Vi ricordo che a Napoli è stata giocata una semifinale di Europa League, ad esempio, oramai quasi dieci anni fa. Ebbene, questo attrae giornalisti e broadcaster, comporta un ampliamento del benchmark. Ecco: portando così avanti il Napoli in Europa noi abbiamo fatto del bene al territorio. Io, al di là della vittoria, credo che il vero collante sia che abbiamo consentito a questo territorio di avere una ribalta diversa, oltre gli spaghetti e la pizza. È un merito non solo nostro, ma della città e del territorio»

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