ilNapolista

Pioli: «Ibra sta bene. Juve-Inter? La vedrò, ma con distacco. Ciò che conta è vincere la nostra gara»

In conferenza: «Le partite si preparano sia caratterialmente che tecnicamente. Mi auguro che la squadra sappia essere lucida»

Pioli: «Ibra sta bene. Juve-Inter? La vedrò, ma con distacco. Ciò che conta è vincere la nostra gara»
Db Milano 32/01/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Stefano Pioli

Domani sera il Milan affronterà il Bologna. L’allenatore rossonero, Stefano Pioli, ha presentato il match in conferenza stampa. Di seguito il resoconto di Tuttomercatoweb.com.

“Mi spiace non poter sfidare Sinisa con la sua presenza, ma sono sicuro che lo ritroverò presto perché ha dimostrato di saper volare sopra le difficoltà; queste sono anche le caratteristiche della sua squadra. Ho visto la videochiamata: ci aspettiamo un avversario molto preparato”.

Si respira un’aria diversa?

“Ha ragione Tomori: stiamo vivendo questo momento con una tensione positiva che è un onore e un piacere vivere, che di deve far dare il massimo divertendoci; è solo divertendoci che possiamo fare bene”.

È il momento più importante della sua carriera?

“Sono convinto che debba ancora arrivare e lavoro perché arrivi il prima possibile; per farlo abbiamo preparato la partita nel modo migliore possibile. Chi è andato via durante la sosta avrà voglia di riscatto… Li ho trovati tutti bene, fisicamente stanno tutti bene: le scelte saranno tecniche. Ibra convive con i suo acciacchi, ma sta bene“.

Che gruppo ha trovato?

“È un gruppo attento, concentrato: ogni partita è un treno che ti passa davanti e su cui devi salire sopra per guidarlo. La prossima partita è sempre la più importante”.

La sosta può modificare gli equilibri?

“No. Credo possano farlo le partite difficili che ogni squadra deve affrontare. Affronteremo squadre con grandi motivazioni e valori. Non abbiamo avuto problemi durante la sosta, anzi: sono tornati tutti in salute. Ci sarà da mettere in campo una prova di alto livello”.

Quanti meriti si prende per questa posizione in classifica?

“Finiamo la stagione e poi vediamo dove saremo. È chiaro che non ci vogliamo tirare indietro, affrontando le ultime giornate con grande forza e energia. Poi tireremo le somme. Se il lavoro è positivo il merito è di tutto l’ambiente”.

Preferisce giocare dopo gli altri o per primi?

“Non cambia nulla. Dobbiamo rimanere concentrati su ciò che possiamo determinare, ovvero la nostra gara. Andremo in campo sapendo il risultato degli altri, ma ciò non cambia la nostra preparazione“.

Stasera farà il tifo per Allegri?

La guarderò sicuramente, ma molto distaccato perché conta ciò che facciamo noi domani e non più così tanto ciò che fanno gli altri”.

Diaz o Kessie?

“Ho un unico dubbio a centrocampo, ma sono tranquillo. Tutti pensano di meritare di giocare. Saranno molto importanti i titolari, ma anche chi entra dopo”.

Si aspetta qualcosa in più da qualcuno?

“Mi aspetto da tutti qualcosa in più: serve ciò per far diventare queste ultime 8 partite in un grande obiettivo”.

Rebic può essere schierato da trequartista o da esterno destro?

“Non credo trequartista. Ante potrebbe fare la seconda punta, può capitare. Per me potrebbe giocare a destra, ma lui non ama tanto giocare lì: non è importante che parta titolare, ma che sia determinante per la squadra”.

Domani sarà la sua 100esima in Serie A con il Milan: cosa le manca?

“C’è già la risposta nella domanda”.

È possibile vedere Theo in una posizione più avanzata?

“Ho seguito tutte le partite dei nostri nazionali. Giroud sta molto bene, ha segnato goal importanti e sono contento per lui. Theo, da quando gioca con la Francia, ha adottato la difesa a 3; è diventato un giocatore completo e affidabile”.

Che ruolo avrà Ibra in questo rush finale?

“Ibra dovrà aiutare la squadra per dare il massimo come ha sempre fatto”.

Teme di più la troppa concentrazione della squadra o spera in un grande entusiasmo?

“Non temo nulla. Mi auguro che la squadra sappia mettere in campo il meglio possibile: ci sono momenti in cui dovremmo attaccare con grande energia, altre volte in cui bisogna difendere con attenzione. Mi auguro che la squadra sappia essere lucida“.

Che Bologna si aspetta?

“Mi aspetto un Bologna aggressivo con dei giocatori offensivi veloci, l’attendismo non rientra nelle loro caratteristiche. Abbiamo studiato bene le loro posizioni, sui trequarti si scambiano spesso, quindi sceglierò gli uomini con le caratteristiche adatte per vincere la partita”.

Kilpin disse “noi abbiamo sempre bisogno della paura”: è il leit motiv del suo Milan?

“Quelli che hanno più paura di perdere sono i campioni, perché è così che ti prepari meglio per vincere le partite. So di avere una squadra responsabile che sta facendo di tutto per tenere alto il livello delle nostre prestazioni”.

In questo momento è più importante un lavoro motivazionale o tattico?

“Entrambi, le partite si preparano sia caratterialmente che tecnicamente“.

La squadra può essere influenzata dai risultati di oggi?

“No, non deve. Ciò che conta è cercare di vincere la nostra gara e sappiamo come farlo

Come sta la squadra dopo la sosta?

“Ho avuto buone sensazioni, ho visto una squadra attenta e volenterosa. Di solito quando ti alleni così la prestazione arriva”.

ilnapolista © riproduzione riservata