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Costacurta sul Napoli che perde al Maradona: «Sembra che la città non spinga la squadra come un tempo»

A Libero: «Siamo al paradosso. Il Milan? Con Ibra in forma avrebbe due-tre punti in più. L’Inter è la meno claudicante delle tre». 

Costacurta sul Napoli che perde al Maradona: «Sembra che la città non spinga la squadra come un tempo»
Db Verona 13/03/2022 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Napoli

Libero intervista Alessandro Costacurta. Il tema è la lotta di Inter, Milan e Napoli per lo scudetto. Sul Milan:

«È innegabile che i due pareggi senza reti contro Bologna e Torino siano state sirene preoccupanti. Stasera, contro il Genoa, ci sarà la prova del nove».

Una delle cause del balbettio in campionato è Ibrahimovic fuori forma.

«La causa, perché è soprattutto una: un Ibrahimovic in questo stato di forma fisica è decisivo ma, purtroppo, per gli altri. Ci fosse stato quello vero nelle ultime partite, il Milan avrebbe due-tre punti in più, sicuro. Giroud è bravo, Leao ha deciso alcune partite ma non sono fuoriclasse. E sono i fuoriclasse come Zlatan, se stanno bene, a scolpire sul muro le imprese».

Sul Napoli:

«E qui siamo al paradosso: la squadra di Spalletti ha perso cinque partite in casa nel proprio stadio, in un teatro sportivo che proietta l’immaginario collettivo di un popolo, portando il nome di Maradona. Ovvero il giocatore più grande contro cui abbia giocato. Ho l’impressione che neppure la città spinga la squadra come un tempo. E questo resta un grande mistero».

L’Inter è la meno claudicante, dice.

«Delle tre, la meno claudicante: tra febbraio e marzo ha gestito malino un calendario difficile quando ha raccolto, mi sembra, 8 punti in 8 partite. Pochini. Con la partita di Liverpool ha perso certezze per qualche settimana e sembrava fiacca anche fisicamente. Ma si sta riprendendo bene, ha la rosa più forte e la vittoria contro la Juve può girare la sua stagione. Resta la favorita, in fin dei conti lo è sempre stata. Però tutto è ancora in gioco».

Costacurta parla anche di Ancelotti.

«Ha due pregi: ha vinto più di tutti in Europa e capisce sempre al volo come far giocare una squadra a seconda dei giocatori a disposizione. Un suo grande amico era Bucci, coach di basket e di vita, da Alberto ha imparato tante cose. Per esempio una massima: dipende solo da noi se oggi è una bella giornata di pioggia o una brutta giornata di sole».

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