«Non era il momento per intonare quei canti, era il momento per mostrare solidarietà al popolo ucraina, messaggio cui aderiamo in quanto Chelsea»
Thomas Tuchel ha attaccato i tifosi del Chelsea che ieri, nel corso della manifestazione di solidarietà per l’Ucraina (prevista a inizio di ogni partita di Premier) hanno intonato cori per Roman Abramovich il presidente russo che ha messo in vendita il club.
Il tecnico è stato molto duro al termine della vittoria per 4-0 sul Burnley. Ha parlato di mancanza di rispetto. Tuchel ha anche criticato coloro i quali hanno interrotto il minuto di applausi.
Tuchel ha detto che i tifosi hanno scelto il momento sbagliato per intonare quei canti.
Non era il momento. Se mostriamo solidarietà, mostriamo solidarietà e lo facciamo tutti insieme. Ci inginocchiamo insieme, se qualcuno muore il minuto di raccoglimento lo celebriamo insieme.
La Premier League è scesa in campo in maniera decisa in difesa dell’Ucraina. I capitani sono scesi in campo con la fascia con i colori della bandiera ucraina. In tv il logo della Premier ha i colori della bandiera del Paese aggredito dalla Russia di Putin.
Quello non è il momento di trasmettere altri messaggi, è un momento deputato a mostrare rispetto. Lo facciamo perché questo siamo come club. Solidarizziamo in quanto Chelsea e abbiamo bisogno che i nostri fans partecipino a questo minuto di applauso per l’Ucraina. Non ci sono altri pensieri su questa vicenda. Sono nei nostri pensieri e vogliamo mostrare il nostro supporto come club. Non era il momento per altri messaggi.