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Trentalange: «Se non si crede alla buonafede degli arbitri, si torna al Medioevo»

Il presidente dell’Aia al Corriere della Sera propone la separazione delle carriere: «Bisogna stilare una sorta di ranking: da una parte gli arbitri, dall’altra i varisti»

Trentalange: «Se non si crede alla buonafede degli arbitri, si torna al Medioevo»
Torino 05/12/2020 - campionato di calcio serie A / Juventus-Torino / foto Image Sport nella foto: Daniele Orsato Var

Una sorta di separazione delle carriere, tra arbitri e varisti, è la proposta del presidente dell’Aia Trentalange. Si legge sul Corriere della Sera. Il mezzo? «Stilare una sorta di ranking, da una parte gli arbitri e dall’altra i varisti». Intanto, «se non si crede alla buonafede si torna al Medioevo».

Se un tecnico è nervoso – le sue parole riportare dal Corriere della Sera – lo trasmette alla squadra e di conseguenza la tensione si riversa sull’arbitro. Certi comportamenti in panchina li vediamo solo in Italia, da questo punto di vista è stato un anno turbolento Ogni settimana ricevo almeno tre telefonate di ragazzi costretti a rivolgersi al pronto soccorso. Un bollettino di guerra davanti al quale non possiamo mostrarci indifferenti

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