“Fisicamente ho dato tutto, la vittoria a Wimbledon e agli Aus Open mi hanno cambiata, ora voglio inseguire altri sogni”
L’aveva già fatto a 18 anni, dandosi al cricket. Poi un’altra volta, dandosi al golf. Aveva vinto pure lì. Stavolta l’addio al tennis di Barty potrebbe essere definitivo. Lascia a soli 25 anni, da numero 1 al mondo, dopo aver vinto appena tre mesi fa L’Australian Open a casa sua.
Lascia con 15 titoli di singolare e 12 di doppio vinti, tra cui tre Slam: Roland Garros 2019, Wimbledon 2021 e Australian Open 2022. E’ stata numero 1 del ranking WTA per 114 settimane consecutive, in tutto per 121 settimane.
Ha spiegato le sue “ragioni” in un video sul suo profilo Instagram nel quale riassume tutta la sua “unicità”, caratteristica che esprime(va) anche in campo, ultimo esemplare rimasto di giocatrice varia, eclettica, sensibile al tocco e al gioco di volo in un mondo di picchiatrici tutte uguali:
“Sono così felice e così pronta, e sono consapevole, dentro di me so che è la scelta giusta per me come persona. L’ho fatto prima, ma in una maniera molto diversa. Sono così grata al tennis, che mi ha fatto realizzare tutti i miei sogni, ma so che è arrivato il momento di appendere la racchetta al chiodo e di inseguire altri sogni.”
“Ci stavo pensando da tanto tempo e ho avuto momenti molto importanti nella mia carriera. La vittoria a Wimbledon lo scorso anno ha cambiato molto come persona e come atleta. Quando si lavora così tanto per un obiettivo, e Wimbledon era il mio vero obiettivo. Ci ho pensato molto dopo Wimbledon, ne ho parlato al mio team, ma sentivo che mancava qualcosa, che non ero completamente soddisfatta. Poi è arrivata la sfida dell’Australian Open, e credo che fosse la maniera più perfetta per celebrare il meraviglioso percorso della mia carriera tennistica“.
“C’è stato un cambiamento di prospettiva in questa seconda parte della mia carriera. La mia felicità non dipendeva più dai risultati. Il successo, per come lo definisco io, è sapere di aver dato tutto quello che potevo dare. Sono soddisfatta, sono felice, so quanto lavoro è necessario per ottenere il meglio da noi stessi”.
“L’ho detto diverse volte al mio team non ho quella voglia, quella spinta che è necessaria per continuare a superarsi sempre di volta in volta. Fisicamente non ho più niente da dare, ho dato tutto al tennis, sono felice, e questo è il mio successo”.
“Qualcuno magari non capirà e lo comprendo. Ma per me, Ash Barty, ci sono talmente tanti sogni che non includono il viaggiare per il mondo per giocare a tennis, rimanendo lontana dalla mia famiglia e dalla mia casa. Non smetterò mai di amare il tennis, è stato una parte fondamentale della mia vita e lo sarà sempre, ma ora voglio godermi il prossimo capitolo della mia vita come Ash Barty la persona, e non Ash Barty l’atleta”.