Il Mondiale varrà per l’edizione 2023. I giurati sono ridotti da 170 a 100, uno per ogni nazione secondo il ranking Fifa: «Ne guadagnerà la legittimità del premio»
Da quest’anno i criteri per l’assegnazione del Pallone d’Oro cambieranno. France Football ha annunciato che non si valuteranno più le prestazioni dei calciatori nell’anno solare, ma nella stagione calcistica, dunque da agosto a luglio dell’anno successivo. Per il prossimo trofeo, dunque, si terrà conto solo della stagione 2021-22, mentre i Mondiali in Qatar, riguardando la stagione 2022-23, faranno parte del Pallone d’Oro 2023.
Cambia anche il sistema di voto. Innanzitutto a votare saranno i rappresentanti dei 100 Paesi (prima erano 170) con il più alto ranking FIFA per gli uomini e 50 per le donne. Un taglio che
“rafforzerà il livello di competenza e limiterà i (rari) voti fantasiosi. Ne guadagnerà la legittimità del premio”.
I candidati al Pallone d’Oro maschile, femminile e ai premi Yashin e Kopa non saranno inoltre più selezionati solo dai giornalisti francesi. A loro si aggiungeranno l’ambasciatore Didier Drogba e coloro che nella scorsa edizione si sono avvicinati di più ad “indovinare” tutti i premiati, ovvero il giornalista vietnamita Truong Anh Ngoc, che ha indovinato i primi cinque del Pallone d’Oro 2021, e la ceca Karolina Hlavackova, che ha invece indovinato il podio.
Saranno diversi anche i criteri di voto:
“Poiché il regolamento non ha subito modifiche dall’origine del premio e i criteri di assegnazione hanno dato spesso vita ad accesi dibattiti, abbiamo ritenuto opportuno aggiornarli per una maggiore coerenza e chiarezza, oltre ad evitare qualsiasi ambiguità. Il Pallone d’Oro è un premio individuale e per questo il primo criterio si basa sulle prestazioni e sulla personalità dei candidati. Poiché il calcio è uno sport collettivo, il criterio numero 2 si concentrerà sulle prestazioni di squadra e sui record accumulati durante la stagione. Infine, il criterio numero 3 riguarderà la classe del giocatore e il suo senso del fair play. I più attenti avranno notato la scomparsa del criterio carriera del giocatore. Un modo per considerare la corsa al Pallone d’Oro come una competizione aperta e non una proprietà privata”.