È un imprenditore visionario. L’alleanza con Armani è stata geniale. Il Napoli ha prodotto 17 maglie, tutte sold-out. Eppure in tanti lo avevano criticato
Che Aurelio De Laurentiis sia un imprenditore che ama andare controcorrente è risaputo. Molte sue idee e progetti pronti all’uso, hanno spesso suscitato ammirazione e critiche. In particolare nel mondo del calcio. Ma spesso, alla fine, ha avuto ragione lui. Dalla “moviola in campo” di cui parlò 15 anni fa, alla critiche sull’Uefa e sulla Fifa, alla “panchina lunga” e, in prospettiva futura, alla riduzione delle squadre partecipanti alla Serie A.
La sua innovazione sulle maglie autoprodotte (e non solo le maglie, ma tutto il resto, dalle tute ai calzini), era stata dai più bocciata in partenza. Ma come, anziché affidarsi come fanno tutti (e come aveva fatto da sempre anche il Napoli) ad Adidas, Nike, Kappa, che garantiscono soldi certi e soprattutto producono loro le maglie, si imbarca in un’impresa enorme, per di più con la pandemia che ha bloccato materiali e produzioni in gran parte del mondo? Ma De Laurentiis si eccita quando vede difficoltà, soprattutto se è convinto di avere ragione. E pare proprio che di ragioni ne avesse da vendere.
L’alleanza con Armani è stata geniale. Un marchio top nel mondo che da solo traina attenzione e qualità. Poi, la possibilità di produrre quante maglie gara si voglia. Basta con le 3 maglie, il Napoli al momento ne ha sfornate addirittura 17 incluse quelle dei portieri. Molte in edizione limitata, tutte sold out, e soprattutto in vendita quasi totalmente online, sui canali del Napoli e su Amazon.
La cosa incredibile è che questo progetto è unico in serie A, ma comincia a far riflettere anche chi a inizio stagione era critico e parlava di catastrofe imprenditoriale. Il tutto abbinato con una stagione molto positiva, con il Napoli quasi sempre in testa alla classifica (lo è stato 16 volte su 30 giornate, molto di più di Milan e Inter) e in piena corsa per la vittoria finale.
Da fonti vicine alle due società si apprende che la partnership andrà avanti, con la piena soddisfazione di tutti. E chissà che De Laurentiis, nel pensare a tutte queste maglie, non abbia ricordato la scena in cui Richard Gere, in American Gigolò, mette sul letto decine tra abiti, camicie e cravatte Giorgio Armani per scegliere l’abbigliamento migliore. Sicuramente l’illuminazione, se è stata questa, è stata vincente.
