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Zazzaroni: la lite tra De Laurentiis e Gravina è sulle multiproprietà? Adl non vuole mollare il Bari

Sul Corsport: Aurelio qualche ragione ce l’ha. Prese il Bari quando la multiproprietà era ancora “legale” (solo in Italia, peraltro). E non ha intenzione di mollare

Zazzaroni: la lite tra De Laurentiis e Gravina è sulle multiproprietà? Adl non vuole mollare il Bari
Gc Napoli 01/03/2013 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Giuseppe Celeste/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

Editoriale del direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni sulla battaglia politica nel mondo del calcio. Uno dei capitoli è dedicato al grande freddo sceso tra il presidente della Figc Gravina e Aurelio De Laurentiis.

È vero, o no, che i contrasti tra De Laurentiis e Gravina si sono notevolmente acuiti (guerra aperta) da quando la federcalcio ha vietato le multiproprietà? Il presidente del Napoli possiede anche il Bari, gestito dal figlio Luigi, e qualche ragione in fondo ce l’ha. Mi riesce naturale il paragone con la ribellione dei tassisti di fronte alla più volte evocata liberalizzazione delle licenze: ci sono professionisti che hanno dovuto impegnare la casa per comprare licenze i cui costi, prima della pandemia, variavano da 120 a 250mila euro. Dice: il cambiamento è il prezzo che si paga alle regole del mercato globale. Il battagliero De Laurentiis prese il Bari quando la multiproprietà era ancora “legale” (solo in Italia, peraltro). E non ha intenzione di scendere da Bari 1. Il suo Governo però si chiama Figc di Gravina.

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