Ha iniziato il torneo col Covid, poi si è ripreso ed è cresciuto. In finale contro l’Egitto sarà lui il guardiano di Salah
Coppa d’Africa, finale Senegal-Egitto in programma domani alle 20. La Gazzetta ricorda che
Koulibaly, 30 anni, ha iniziato il torneo col Covid, come altri suo dieci compagni del Senegal. Ha saltato i primi due match poi non è più mancato. Il suo team ha preso solo due gol finora, come l’Egitto, le migliori difese delle 8 approdate ai quarti. Il Komandante, come l’ha soprannominato Spalletti, è in crescita, dopo aver sofferto all’esordio contro il Malawi. Questione di fiato (mancante) e di postumi da virus. Ma col Burkina Faso, in semifinale, ha offerto anche un assist al compagno di reparto il parigino Abdou Diallo. Sarà lui a dover tenere a bada il pericolo pubblico egiziano numero uno, ovvero Momo Salah, il giocatore leader del continente, il più caro, il più pericoloso, l’uomo faro-capitano-trascinatore morale.