Il tennista australiano aveva persino detto all’arbitro “ti offro una cena se non è così”: non pagherà nessuna cena
“Scommettiamo che entro tre giorni sarò positivo? Ti offro la cena se non è così”. Beh, Bernard Tomic non pagherà una cena al giudice di sedia del velocissimo match di qualificazione al tabellone principale degli Aus Open contro Safiullin di qualche giorno fa, perso dall’australiano mentre imprecava lamentandosi di stare male nonostante un test antigenico negativo. “Ho il Covid”, diceva. Aveva ragione: è risultato positivo.
Ora potrebbe costringere gli organizzatori del torneo a testare tutti i giocatori e il personale di supporto che sono entrati in contatto con Tomic durante la sua permanenza al Melbourne Park, incluso il suo avversario, il russo Roman Safiullin.
Tomic è andato in pezzi nel primo set, perdendo in 23 minuti, e poco dopo aveva cominciato a lamentarsi con l’arbitro:
“Sono sicuro che nei prossimi due giorni risulterò positivo, te lo dico io. Ti offro la cena se non risulto positivo entro tre giorni. Altrimenti mi offri la cena. Non posso credere che nessuno venga testato. Stanno permettendo ai giocatori di scendere in campo con test rapidi fatti in stanza. Nessun test PCR ufficiale”.
Aveva ragione lui.
“Scommettiamo che ho il Covid, ti offro la cena se non risulto positivo entro tre giorni” 😳
L’australiano Bernard Tomić si rivolge così al giudice di sedia 🎾🤨#Tomic | #AustralianOpen | #COVID19 pic.twitter.com/JxClyjI7Jq
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) January 11, 2022