Elle riporta il racconto di Bianca, la nipote di Ayrton: «Mi diceva sempre di non mollare mai, qualunque cosa volessi, a dispetto di tutto»

Sono passati 30 anni da quel primo maggio del 1994, quando la sua Williams si schiantò al settimo giro contro un muro della curva del Tamburello a Imola: andava a 211 chilometri orari e l’impatto fu devastante. Ayrton Senna morì qualche ora dopo in ospedale, a 34 anni.
Su Netflix è uscita da poco uscita una serie tv che ripercorre la vita, anche privata, del campione di formula 1. Elle ha intervistato sua nipote Bianca.
«Quando iniziò a correre nella Formula 1, il nostro Paese stava attraversando un periodo di instabilità sociale, economica e politica. Ayrton portò speranza al Brasile. Quando sventolava la bandiera verdeoro, sul podio, era un’ispirazione per la nostra gente, era come se stesse dicendo loro: non mollate, non molliamo. Aveva anche un’umanità speciale, desiderava davvero trasformare il Paese e portare un po’ di gioia. Queste caratteristiche creano una connessione eterna che stimola la gente a cercare di diventare la migliore versione dise stessa: è il testamento principale che ci ha lasciato».
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Una frase che le diceva spesso?
«Mi diceva sempre di non mollare mai, qualunque cosa volessi, a dispetto di tutto».
Che fratello è stato per sua madre? Da quel che si vede nella serie, sembravano molto legati.
«Amava stare in famiglia. Ogni volta che aveva una pausa tornava in Brasile e ci chiedeva di ritrovarci, di stare insieme. Lui e mia mamma erano legatissimi, si rivolgeva sempre a lei quando aveva un problema, quando qualcosa lo preoccupava. Erano amici oltre che fratello e sorella».
C’è un aneddoto di famiglia che lo definisce bene?
«Mia mamma Viviane ci dice sempre che era velocissimo anche nell’apprendimento. Lei è sempre stata un’introversa, amava leggere e studiare. Ayrton era l’opposto. Una volta, a lei bastava un punto in un esame per passare all’anno successivo mentre a lui ne servivano 5. Viviane studiò per settimane, lui 15 minuti ma lo passò»
Conserva qualcosa che glielo ricorda?
«Sì, il suo orologio preferito, quello che si vede anche nella serie».