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In Coppa d’Africa morti e feriti allo stadio, il presidente della Caf: «Tolleranza zero»

Le dichiarazioni di Motsepe sugli episodi di Camerun-Isole Comore. «Gli spettatori vanno a una partita per divertirsi, è urgente intervenire»

In Coppa d’Africa morti e feriti allo stadio, il presidente della Caf: «Tolleranza zero»
Db Pretoria (Sud Africa) 19/06/2010 - mondiali Sud Africa 2010 / Camerun-Danimarca / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Camerun

8 morti e 38 allo stadio Olembe, a Yaoundé. In circostanze ancora poco chiare, a causa di una ressa. È il tragico bilancio di una partita di calcio. Si tratta della sfida tra il Camerun ospitante e le Isole Comore, giocata lunedì scorso e valida per gli ottavi di finale di Coppa d’Africa. Una sfida assurda di suo perché giocata in condizioni sanitarie del tutto emergenziali, al punto che le Comore hanno giocato senza portiere: i numero uno convocati erano tutti positivi al Covid.

Il presidente della CAF, Patrice Motsepe, è intervenuto in conferenza stampa proprio su questo tema.

Ciò che per me è chiaro nella maniera più assoluta è che gli spettatori vanno a una partita per divertirsi seguendo il calcio. Dev’esserci tolleranza zero per situazioni che potrebbero causare il ferimento di persone presso gli stadi, oppure la loro morte. Ora sono necessari interventi urgenti e di emergenza. Dobbiamo essere tutti sicuri e io devo essere sicuro che ciò che è accaduto non accadrà mai più, assolutamente.

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